Omissioni sulle aree bianche, denunciato il Comune

 Il «Comitatus Aquilanus», tramite il portavoce Antonio Perrotti, ha presentato una denuncia alla Procura contro l’inerzia del Comune circa le pratiche delle aree bianche. «A quasi un anno dalla delibera», si legge in una nota, «con cui il Comune dava risposta all’annoso problema della destinazione urbanistica e degli indici per le aree dove era (da tempo) decaduto il vincolo preordinato all’esproprio, ci vediamo costretti a svolgere alcune considerazioni e a denunciare le ulteriori elusioni/omissioni di questa amministrazione comunale. Va innanzitutto evidenziato che tale delibera era giunta dopo decenni di omissioni. Bisogna poi dire che probabilmente già allora ci si voleva limitare a presentare la delibera in consiglio mentre per il coraggio, il senso di responsabilità e la lungimiranza dei consiglieri Vittorini e Di Cesare che hanno garantito con la loro astensione il numero legale, la delibera fu regolarmente votata e adottata» «Dobbiamo in primis denunciare», prosegue, «l’elusione sistematica della legge regionale che avrebbe consentito di controbattere autorevolmente ai contenziosi al Tar dei privati». «Dobbiamo, quindi, denunciare», aggiunge, «l’esclusione da tale delibera di tutte le aree destinate dal Prg ad “attrezzature generali” anche queste in un’urbanistica ortodossa, finalizzate a interventi pubblici di carattere territoriale e proprio perciò ancor più di preminente natura pubblica; veniamo poi a chiedere chiarimenti sul successivo conseguenziale iter e sulle motivazioni del grosso e immotivato ritardo in quanto a tutt’oggi tale delibera non è pervenuta né alla Regione, né alla Provincia per i necessari pareri o approvazioni». «Denunciamo il reiterato atteggiamento omissivo del Comune sulla questione», conclude, «e invitiamo tutte le autorità a intervenire per verificarne le ragioni e per assumere il necessario “potere sostitutivo” e portare a compimento tale prima necessaria azione di pianificazione organica riportandola a una maggiore coerenza». L’esposto è stato presentato, oltre che alla Procura, anche alla Corte dei Conti, ai carabinieri, ma anche alla Regione, alla Provincia oltre che allo stesso Comune capoluogo d’Abruzzo.

 



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