Individuati e denunciati gli autori dell'incendio a Palazzo Paone, 5 giovani coinvolti

Sono stati individuati gli autori dell’incendio che il 6 gennaio scorso è stato appiccato su Palazzo Paone a L’Aquila. Cinque i giovani coinvolti, appena maggiorenni, e tre i diretti responsabili.

L’alcool sembra essere il movente del gesto che ha danneggiato il palazzo settecentesco nella parte inferiore della facciata, da poco restaurato dopo il sisma,  deteriorando in particolare le pitture esterne.

La Squadra Mobile ha subito risolto il caso evitando così che si potessero creare ipotesi false o delineare scenari inquietanti dietro la motivazione che aveva spinto gli autori a causare l’incendio. Immediata anche la delega della Procura di L’Aquila (P.M. Dr.ssa Simonetta Ciccarelli), a seguito della denuncia direttamente presentata in Procura dal legale della parte offesa.

Gli autori erano stati già identificati lo scorso 8 gennaio, rei confessi dell’atto vandalico da ricondurre a motivazioni assolutamente futili e bullesche.

I cinque i ragazzi, dopo aver trascorso assieme parte della nottata presso una discoteca cittadina, nel recarsi a riprendere l’auto di proprietà di uno di loro, che era stata parcheggiata nei pressi della Fontana Luminosa, si sono soffermati presso Palazzo Paone, ma non tutti, per incendiare un sacco di immondizia che si trovava appoggiato a terra adiacente la parete dello stabile.

Uno di questi, in particolare, con il suo accendino, ha dato fuoco alla spazzatura, mentre altri due partecipavano attivamente all’azione dolosa, alimentando le fiamme tramite l’aggiunta di alcuni pezzi di carta. I restanti due ragazzi, invece, non hanno fatto nulla per alimentare l’incendio né per spegnerlo; dalle loro dichiarazioni, questi ultimi non si sarebbero accorti dell’incendio, bensì avrebbero appreso del fatto solo dopo essere saliti in macchina, ma le immagini dei video, analizzate l’11 gennaio, li smentiscono.

Le immagini, infatti, hanno confermato la dinamica dei fatti e individuato le singole condotte di reità: nelle riprese video, estrapolate dal sistema di sorveglianza presente all’esterno dello stabile, si possono notare, alle ore 04.41, cinque giovani presenti di spalle nel campo visivo della telecamera di cui 1, dopo essersi inchinato, appicca il fuoco a del materiale tipo spazzatura, adiacente la parete del Palazzo, mentre altri 2, entrambi con la mano destra, poggiano altro materiale sul fuoco fino a quando si vedono le fiamme alimentarsi notevolmente; prima di allontanarsi tutti e tre dal luogo, il principale autore, con il piede destro avvicina altro materiale verso il fuoco col chiaro scopo di far perdurare la combustione; altri 2 ragazzi che non partecipano attivamente al fatto, comunque osservano, restano fermi a circa una ventina di metri dal luogo teatro dell’evento, si abbracciano per poi girarsi verso i propri compagni mentre si allontanano dal punto ove si stava sviluppando l’incendio, non facendo nulla per impedirlo.

Le dichiarazioni rese dagli indagati, seppur parzialmente utilizzabili e comunque ritenute utili per l’immediata prosecuzione delle indagini, sono state comprovate dalle immagini video quasi nella loro interezza, pertanto, allo stato attuale, quest’ultime sono ritenute elemento oggettivo di fondamentale importanza.

I responsabili, incensurati e aquilani, sono A. P., residente a Capitignano di 25 anni, P. L., di 24 anni, T. D. di 23 anni, A. C. e R. C. di 20 anni tutti residenti a Montereale.





 
 



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