Ragazza ferita all’arteria salvata da un delicato intervento di chirurgia vascolare

 I vetri in infissi e arredi delle nostre abitazioni diventano sempre più spesso «lame» affilate che recidono letteralmente le arterie: dopo il taglio sopravviene l’emorragia, seguita dalla corsa in ospedale per il delicato intervento di ricostruzione del condotto sanguigno. Nei giorni scorsi all’ospedale San Salvatore è stato effettuato l’ennesimo intervento, in chirurgia vascolare, su una studentessa di 16 anni, a cui un pezzo di vetro ha squarciato l’arteria della gamba. Si è ferita gravemente durante una festa, nella propria abitazione, e il sangue freddo degli amici presenti le ha salvato probabilmente la vita: un laccio emostatico ha arginato la copiosa fuoriuscita di sangue. Una volta trasportata in ospedale, l’équipe del professore Marco Ventura, direttore dell’unità di chirurgia vascolare, le ha «riparato» al meglio l’arteria con un complesso intervento chirurgico, effettuato con la collaborazione del dottor Franco Ciocca. In sala operatoria i chirurghi hanno ricostruito l’arteria recisa di netto dal vetro, sostituendo il segmento lesionato con un frammento di vena safena che percorre la gamba dal piede fino all’addome. L’équipe chirurgica – il cui lavoro di rimodellamento dell’arteria è stato reso particolarmente complesso anche dalla ridotte dimensioni delle vene, dovuta alla giovane età della ragazza – ha così evitato di introdurre materiale sintetico che spesso si usa per interventi di questo tipo e che può provocare complicanze nella fase successiva all’operazione. La studentessa, dopo il trattamento in sala operatoria, è stata dimessa e sta bene: la vascolarizzazione dell’arto è ok e ora la giovane si sta sottoponendo al recupero funzionale (tramite riabilitazione) della gamba.



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