La senatrice Pezzopane scrive al sottosegretario De Micheli

La senatrice Stefania Pezzopane ha scritto a Paola De Micheli, sottosegretario di Stato che ha ricevuto la delega per ricostruzione dell’Aquila. Ecco uno stralcio della lunga lettera. «La delega alla ricostruzione che il presidente del Consiglio ti ha assegnato», dice la senatrice, «ha finalmente risolto una grave impasse, nella quale il nostro territorio si è trovato all’indomani delle dimissioni di Giovanni Legnini. Tre mesi e mezzo di vuoto istituzionale si sono fatti sentire e l’assenza di un esponente di governo nazionale, sommato al vuoto lasciato dalle mancate nomine della governance locale della ricostruzione, hanno provocato rallentamenti procedurali e non solo. Ora è tempo di recuperare i ritardi. Sarebbe bello programmare al più presto una tua presenza all’Aquila, in un incontro con i sindaci dei territori colpiti dal sisma e con le parti sociali, per riprendere il cammino dove si era interrotto e che potrà, grazie alle tue competenze e al tuo impegno, vivere un momento di rilancio. Io sono fiduciosa. Le questioni ancora sul tappeto sono numerose e vanno sciolte al più presto. Anche se, va sottolineato, nell’ultimo anno abbiamo fatto passi importantissimi. Ti descrivo alcune priorità: 1) Nel Milleproroghe occorre una norma salva bilanci per i comuni del cratere e per la Provincia dell’Aquila, come è stato fatto già lo scorso anno con un mio emendamento nel decreto “Salva Roma”, per assicurare la stabilità degli equilibri finanziari del comune dell’Aquila e degli altri enti locali per il 2013 e 2014. Il problema è sempre lo stesso, i tagli imposti ai bilanci dei comuni sono stati di nuovo parametrati sulla base delle entrate del 2009, senza contare che quello è stato un anno particolare per gli enti locali del cratere, che hanno avuto bilanci con molti trasferimenti per fronteggiare l’emergenza; 2) Legge sulla Ricostruzione. Il lavoro condotto da Legnini era approdato all’elaborazione di un testo, che, dopo le sue dimissioni è rimasto fermo alla presidenza del Consiglio dei ministri. Per affiancare il lavoro di Legnini, stavo predisponendo un ddl più ampio, che tenesse conto di numerosi altri contributi. L’idea era quella di una legge in sede deliberante, ma visti i tempi, sarebbe auspicabile che il governo intervenisse con un decreto legge, per recuperare il tempo perso, come è accaduto per l’Emilia Romagna. Un decreto che nella fase di conversione in legge potrebbe vedere la partecipazione in aula dei gruppi politici».

 



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