Nasce un’oasi faunistica nella Valle del Vasto, a ridosso della Jenca

Un'oasi faunistica sul Gran Sasso, nella valle del Vasto, a ridosso del Santuario di San Pietro della Jenca. Lì dove natura, cultura e storia si fondono in un perfetto connubio. Il Comune dell'Aquila ha sposato il progetto, avviato due anni fa dal parco Gran Sasso-Monti della Laga e già entrato nella fase operativa, destinando un contributo di 50mila euro alla realizzazione di tre sentieri turistici. I percorsi abbracciano tematiche differenti: il primo esclusivamente naturalistico, che consente ai visitatori di immergersi nell' incontaminato paesaggio montano, il secondo si snoda tra storia e cultura e trova il fulcro nel Santuario dedicato a Giovanni Paolo II, nel cuore del borgo antico della Jenca. Infine, il parco faunistico dedicato ai più piccoli: un'area deliminata dove sarà possibile entrare in contatto con gli animali selvatici che popolano il Gran Sasso. «Una forma corretta di valorizzazione e fruizione della montagna», la definisce l'assessore al turismo, Lelio De Santis, che ha lavorato in prima persona all'iniziativa. «L'idea di coniugare ambiente, turismo e cultura nasce dall'esigenza di ragionare in termini più ampi, per non circoscrivere lo sviluppo delle nostre montagne solo agli sport invernali. La pluralità di iniziative che si possono mettere in campo rappresenta un attrattore turistico che va oltre il singolo settore e abbraccia una fetta molto più ampia di appassionati della montagna, ambientalisti e semplici visitatori». Nella zona tra Assergi e il Vasto verranno creati tre percorsi: naturalistico, storico-culturale e faunistico. «La vera novità», evidenzia De Santis, «è la nascita dell'oasi faunistica, che accoglierà esemplari di animali selvatici tipici dell'ambiente montano. Un'area protetta visitabile anche dalle scolaresche dove vedere da vicino cervi, scoiattoli, aquile e camosci». Il progetto del parco Gran Sasso punta proprio «su un turismo ambientale e sostenibile e a una fruzione costante della montagna abruzzese per eccellenza». «Alla valorizzazione della stazione sciistica di Campo Imperatore», conclude De Santis, «va affiancata una vasta gamma di offerte e iniziative, che consentano di vivere la montagna in tutti i periodi dell'anno e che attraggano sempre un maggior numero di visitatori». «L'area del Vasto», conclude, «non è stata individuata a caso: la presenza del Santuario dedicato nel 2011 a Giovanni Paolo II, dove centinaia di volta il Santo Padre si è recato a pregare in gran segreto, rappresenta un ulteriore punto di forza in un programma complessivo di sviluppo storico-naturalistico del territorio».

- da Il Centro -



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