Cause demaniali, Comune in ritardo nel reintegro - Nuova denuncia di Pasquale Corriere

Centinaia di migliaia di euro potrebbero essere recuperati dal Comune acquisendo i territori dei castelli che hanno contribuito alla fondazione della città, come stabilito da diverse sentenze del Commissariato regionale per il riordinamento degli usi civici in Abruzzo. Ma nessuno sembra interessato alla vicenda. A denunciare il caso è il presidente dell’associazione culturale San Pietro della Jenca Pasquale Corriere, che ha inviato un sollecito al sindaco e all’amministrazione comunale, ma si dice pronto a rivolgersi, se la questione non si dirime, anche alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Nel mirino l’inadempienza del Comune riguardo a un numero cospicuo di cause demaniali che prevedono il reintegro dei terreni appartenenti ai castelli o villaggi storici, cause che, se rispettate, potrebbero rimpinguare le casse dell’ente. Si tratta dei terreni che in epoca medievale formavano quello che gli studiosi chiamano «Comitatus Aquilanus» costituito dalle popolazioni degli stessi castelli che si trasferirono in città pur mantenendo i loro possedimenti al di fuori, nei territori d’origine. «Si ritengono gravi le omissioni di ritardi nell’espletamento di specifici doveri d’ufficio» spiega Corriere nel sollecito. «L’eventuale mancata e reiterata non applicazione e inottemperanza di pronunciamenti delle sentenze potrebbe produrre specifiche responsabilità di natura penale ed erariale». Le cause indicate riguarderebbero soprattutto la montagna denominata Rocca delle Vene, tra Campotosto e Crognaleto, la montagna di Cascina, nel comune di Cagnano Amiterno che ha visto la condanna della famiglia Dragonetti de Torres, il Fondo Venacquaro facente parte della Montagna di Chiarino con la condanna del Comune di Fano Adriano (Teramo) e il territorio denominato «Terzetto della Genca». Ma sarebbe opportuno, secondo lo stesso Corriere, attivare anche le cause demaniali per i territori di altri castelli diruti, tra i quali ad esempio Cesura, Città di San Massimo, Machilone, Pedicino, Piscignola.

 



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