Ricostruzine: "Entro l’anno deve partire almeno un comparto per ogni frazione"

Potrebbero essere in cassa tra un mese e mezzo i fondi assegnati dal Cipe alla ricostruzione privata. Se lo augura, conoscendo i tempi burocratici ministeriali, l’assessore Pietro Di Stefano, che annuncia anche una sterzata rispetto ai lavori nelle frazioni, dove finora è stato erogato solo il 5% dei contributi richiesti. Dal Cipe arriveranno 1 miliardo e 126 milioni, di cui 802,5 milioni sono per il Comune dell’Aquila, 192,2 milioni per gli altri 56 comuni del cratere sismico e 131,7 milioni per i comuni fuori del cratere. Sono i residui di altri stanziamenti del passato, più le anticipazioni delle prossime annualità, per integrare la quota prevista per il 2015 nella legge di Stabilità. «L’assegnazione delle risorse è stata firmata dal cosiddetto pre-Cipe», spiega l’assessore comunale alla Ricostruzione, «e ora dovrà essere assunta la delibera, in modo da avere la disponibilità in termini di competenze e poi, a mano a mano, i trasferimenti in cassa. A quel punto avremo i soldi materiali per coprire dal punto di vista giuridico i contributi ammessi nell’ambito della ricostruzione privata. Cioè sarà erogato il 44% per la prima fase delle ristrutturazioni e, nel caso, di sostituzioni edilizie, l’intero importo». Intanto è stato pubblicato il decimo elenco dei progetti, coperto però con risorse precedenti, anche se mancano i soldi in cassa, «a causa del blocco delle procedure dovute ai mesi di assenza della governance». Ora si dovrebbe procedere più velocemente e anche l’undicesimo elenco è pronto per uscire, non appena sarà completato l’iter burocratico per l’arrivo dei fondi Cipe. «Spero che ci si riesca in un mese e mezzo», aggiunge Di Stefano, «e poi ci vorrà un grande impegno per far correre le pratiche delle frazioni, che sono bloccate ormai da troppo tempo. Naturalmente spetterà all’ufficio speciale e al suo nuovo dirigente Raniero Fabrizi. Il nostro obiettivo è che entro il 2015 si possa far partire almeno un comparto in ogni frazione, come stabilito nel cronoprogramma. E per le frazioni più grandi, tipo Paganica, dovranno essere almeno due». Oltre al miliardo e passa per la ricostruzione privata, il Cipe ha assegnato 6,9 milioni per servizi di natura tecnica e assistenza qualificata, sia in favore delle amministrazioni del territorio direttamente coinvolte nelle attività di ricostruzione (gli uffici speciali), sia in favore della struttura di missione. Inoltre, dopo una ricognizione delle risorse residue, sono stati assegnati 86,3 milioni di euro a copertura di anticipazioni garantite dal commissario delegato per la ricostruzione.


- da Il Centro -

 



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