Metanodotto Snam, da Paganica altro no

 «Disastri che si devono e che si possono evitare». Lo afferma il presidente dell’Amministrazione separata Paganica-San Gregorio, Fernando Galletti, alla luce dell’esplosione della condotta principale del gasdotto Snam avvenuta nel Teramano che ha provocato otto feriti e il grave danneggiamento di tre abitazioni ora poste sotto sequestro. Lo smottamento di un terreno a causa del maltempo, secondo la ricostruzione dei fatti, ha provocato il cedimento di un traliccio dell’alta tensione. A innescare l’incendio sarebbero infatti stati i cavi della corrente elettrica finiti sulla conduttura centrale del gas che attraversa la frazione di Mutignano di Pineto. «Quanto accaduto nella provincia di Teramo deve riportare alta l’attenzione sulla battaglia contro la realizzazione del metanodotto Snam Rete Adriatica Sulmona-Foligno nella provincia dell’Aquila che intendiamo portare avanti con ogni mezzo» afferma il presidente Galletti, «se è bastato il maltempo a far esplodere in tre punti la conduttura principale del gas sfiorando una tragedia, come si può avere la certezza che in un territorio ad altissimo rischio sismico ed idrogeologico come quello della provincia dell’Aquila, un gasdotto sia sicuro al 100% e non comporti invece il rischio di altri e più gravi disastri? Il tracciato del metanodotto della Snam Brindisi-Minerbio, che dovrebbe attraversare tutta la dorsale appenninica per 678 km, prevede il passaggio delle tubature anche a ridosso della faglia più grande d’Abruzzo, quella di Paganica-Pettino, ad altissimo rischio sismico, su un territorio che il sisma ha già sventrato». «Non possiamo permettere come Amministrazione di uso civico, soprattutto dopo il disastro di Teramo», prosegue, «la realizzazione di un’opera inutile, uno scempio ambientale che renderebbe il territorio ancora più vulnerabile». Sono più di 6mila e 500 le particelle catastali di terreni su cui potrebbero correre i tubi del metanodotto Snam Sulmona-Foligno che taglia per 103 chilometri l’Abruzzo interno, passando per una ventina di comuni. Nel solo territorio degli Usi Civici di Paganica e San Gregorio sono centinaia le particelle catastali a rischio per le quali sono stati già disposti gli espropri, oltre 35 ettari di terreni di alto valore naturalistico che verrebbero seriamente compromessi con il passaggio del gasdotto Snam.

 



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