Danneggiate le auto di sindacalisti dell’Ugl

Vetri spaccati e calci alle auto del segretario confederale dell’Ugl Piero Peretti e del segretario provinciale dell’Aquila Giuliana Vespa. Le vetture, una Citroen C1 e una Toyota Yaris prese di mira nella notte tra martedì e mercoledì, erano parcheggiate nei pressi del distributore Eni, proprio di fronte alle abitazioni dei due sindacalisti. «Si tratta di un atto intimidatorio, secondo gli uomini della Polizia scientifica, non di certo vandalico» afferma Peretti. Le macchine di Peretti e della Vespa sono state le sole a essere state danneggiate tra le tante parcheggiate nella stessa zona dove ci sono anche alcuni locali, affollati per i festeggiamenti della notte di San Patrizio.

"È chiaro che volessero colpire solo noi - prosegue - altrimenti avrebbero distrutto anche le altre auto. Hanno sfondato i vetri e staccato la plancia con dei ganci, facendo molti danni all’interno delle vetture». Sul posto ieri mattina sono intervenuti gli uomini della Polizia scientifica e la Digos per i rilievi. «Viviamo e parcheggiamo lì da moltissimi anni - aggiunge Peretti -. Chi ci conosce, conosce anche le nostre auto. Le macchine sono state spaccate con la stessa modalità e tutto fa pensare a un’intimidazione".
Peretti e la Vespa intanto hanno sporto denuncia alla questura. "Non sono state trovate impronte all’interno dell’auto - precisa -. Il che fa pensare che abbiano usato dei guanti per spaccare i vetri e danneggiare gli interni". Il segretario confederale ci tiene a sottolineare che quanto accaduto non influenzerà il suo operato all’interno del sindacato: "Non sono affatto preoccupato per me, solo per le persone a me vicine. Noi svolgiamo sindacato di frontiera e non abbiamo tanti amici perché non ci siamo mai risparmiati. Non sono certo questi gesti ignobili che condizioneranno il nostro lavoro. Non molleremo di un centimetro». L’episodio è già il secondo atto intimidatorio per la Vespa: la sua auto infatti era stata danneggiata in un’altra occasione negli anni passati. «Hanno forzato la portiera e gettato dell’acido sul sedile del guidatore - racconta -. In quel caso non ho sporto denuncia, ma la cosa mi ha scosso molto». La Vespa, ancora scioccata per un atto "vigliacco e ignobile", sottolinea che "tutto questo non basterà per farmi indietreggiare neppure di un passo nel mio lavoro".


 



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