Assergi Antico...riflessione personale di Roberto Carpi

 

 

 

Assergi antico...antico per me lo è ancora e antico lo sarà sempre, perchè è così che a me piace ricordarlo quando ne parlo con persone che non sono del paese o che non ci vivono. Ma se di antico ci son rimaste solo le mura quelle mura stanno diventando ruderi, perchè a sei anni dal sisma che ha devastato il capoluogo e le frazioni limitrofe nulla è stato fatto o sarebbe meglio dire che nulla è stato pensato per una dignitosa ricostruzione del borgo, se non altro nei punti di maggiore rischio di cedimenti strutturali con conseguenze di notevole rilevanza specialmente per l'incolumità delle persone tipo via della chiesa che per un periodo è stata chiusa ed ora è riaperta. E questo non è che l'inizio. Quest'anno abbiamo avuto un'invernata come non si vedeva da molti anni, molta neve, tanto freddo e sopratutto un fortissimo vento che ha soffiato di continuo per tre giorni e tre notti causando innumerevoli danni e, in modo particolare, scoperchiando i tetti delle case del borgo antico che erano stati ricoperti con teli onde evitare l'infiltrazione della neve e della pioggia.
A peggiorare la già difficile situazione c'è la notizia della chiusura definitiva dell'ufficio postale in piazza San Franco, notizia che tra l'altro era nell'aria già da un po' di tempo ma nulla è stato fatto per trovare una soluzione alternativa alla chiusura, o tantomeno per mantenere l'ufficio esistente onde evitare alle persone anziane il disagio di dover andare a Camarda aspettando la navetta che passa ogni due ore! Una cosa proprio impensabile e inconcepibile poiché ad Assergi ci sono i Laboratori del Gran Sasso, la Villetta e Campo Imperatore, il Centro Turistico, il Corpo Forestale dello Stato, la sede del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e i Carabinieri momentaneamente ubicati all'interno dei Laboratori.
L'ufficio postale rappresentava anche uno degli ultimi punti di aggregazione sociale del paese...ora c'è rimasta solo la chiesa di Santa Maria Assunta e la festa patronale del cinque giugno per poi passare a quella di agosto in cui si festeggia la Madonna.
Non voglio fare polemiche che non servono a nulla ma una piccola riunione con i residenti perchè non è stata fatta? Si sarebbe potuto (forse) trovare una soluzione.
Assergi antico, dentro le antiche mura, mi duole molto ammetterlo, è un aggregato di case abbandonate e spettrali, con grondaie penzolanti e muschio che cresce sulle umide e fredde pareti mentre nei vicoletti storti crescono le sterpaglie.
Per ultimo c'è la questione del negozio di generi alimentari in via Portella, vicino al nuovo insediamento della Forestale, che avrebbe dovuto aprire i battenti al pubblico già dallo scorso anno e che con molta probabilità non aprirà mai.



Sono queste le ragioni che fanno di Assergi un paese abbandonato a sé stesso, inutile negarlo...la realtà è questa a sei anni dal terremoto...e le mura da antiche sono diventate ruderi.

E questo è un vero peccato specialmente perchè questo è un borgo montano dalle potenzialità praticamente illimitate, manca soltanto...

Roberto Carpi



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