Novantanove artisti a Palazzetto dei Nobili per “L’Aquila Forever”

Piccole tele e foto per amore dell’Aquila, tutte in mostra fino al 31 marzo al Palazzetto dei Nobili. Si chiama «L’Aquila Forever» l’iniziativa d’arte partita dalla volontà di Alessandro Piccinini, pittore aquilano, e dalla sua capacità di coinvolgere amici e istituzioni in un omaggio all’Aquila. Piccinini era solito venire all’Aquila per visitare la tomba della madre e un giorno nel cimitero scoprì la foto di un bimbo gioioso che guardava verso il cielo. Era una delle 309 vittime del sisma, e Piccinini rimase colpito, sentì l’esigenza di fare qualcosa. Ha coinvolto 99 artisti prima, che poi sono aumentati dando vita a due opere corali, una composta da 99 piccole tele (18x24), e l’altra dedicata a Onna cui sarà donata. Le opere sono ora al Palazzetto dei Nobili in una mostra inaugurata ieri, curata dalla storica dell’arte Laura Turco Liveri e dagli Archivi del Presenteismo. L’esposizione è corredata anche da due sezioni fotografiche: «L’Aquila sopra» che mostra scorci aquilani del dopo terremoto secondo lo sguardo dei fotografi Patrizia Dottori, Andrea Nemiz, Marco Serri e Iria Seta, e nel piano sotterraneo del Palazzetto dei Nobili c’è la mostra «L’Aquila sotto» scatti delle straordinarie realtà del sottosuolo aquilano e delle zone limitrofe (la Grotta a Male ad Assergi, la Grotta grande dei Cervi a Pietrasecca, la Grotta di Vaccamorte a Tornimparte, la Grotta degli Urli a Cagnano Amiterno, solo per citarne alcune) ritratte dagli speleologi del gruppo Grotte e Forre della Federazione Speleologica Abruzzese. Tutto questo grazie all’iniziativa di Piccinini che è partita da Roma, coinvolgendo Roma Capitale che ha ospitato le opere degli artisti coinvolte dal pittore aquilano nei propri centri culturali. Ieri l’approdo in città di tutta l’iniziativa, accolta con favore dall’assessore al Turismo Lelio De Santis. «A nome del Comune», ha detto De Santis, «mi sento di ringraziare tutti gli artisti che hanno lavorato per la città, con totale spontaneità. La città ha bisogno di stimoli come questi, il vostro è un contributo decisivo». Nella creazione dell’evento Piccinini e Liveri hanno coinvolto le associazioni aquilane fino anche a scoprire che quel bimbo che aveva ispirato il pittore era Francesco, il nipotino, di soli 2 anni, di Renza Bucci, scomparso insieme ai suoi genitori e alla sorellina mai nata. «Il vostro gesto di calore», ha detto Bucci, «ci aiuta a sopportare il dolore, che ogni primavera con il primo caldo e lo sbocciare dei fiori, ci fa ancora più male».

L’Aquila Forever continua il 26 e il 29 marzo, sempre alle 16, rispettivamente con la conferenza «Le grotte archeologiche d’Abruzzo» e l’incontro tematico «L’Aquila Nostra».

- da Il Centro -
 



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