PADOVANI: "ILLAZIONI, NON MI SONO FINTO MIO GEMELLO"

 Rifiuta l’accusa di essersi finto il fratello gemello durante un controllo dei carabinieri, il consigliere comunale dell’Aquila Gianni Padovani, ipotesi che gli è valsa una denuncia per aver fornito false generalità.

Lo fa con una nota inviata in serata alle redazioni dopo aver tenuto spento il telefonino, bollente per la eco (negativa) che ha avuto la notizia in tutta Italia.

“Con riferimento all’articolo e alle notizie apparse sui siti web mi corre l’obbligo precisare che, nella fattispecie, non si tratta di false attestazioni sulla mia identità (Gianni), atteso che il nome (Agostino) di mio fratello gemello è venuto fuori solo in occasione della domanda sulla proprietà del veicolo da me condotto”, assicura Padovani.

“In sostanza, come avrò modo di chiarire nelle sedi opportune, si è trattato solo di uno spiacevole equivoco - conclude - Pertanto tutto ciò che riguarda altri fatti e circostanze sono mere illazioni”.


 



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