ALPINISTA ABRUZZESE MOLTO NOTO PRECIPITA E MUORE

 Un amore senza confini per la montagna. La stessa montagna che sabato sera l’ha tradito. È morto mentre stava facendo un’escursione sul monte Simeone, nelle Prealpi carniche, dopo essere precipitato in un dirupo. Si tratta di Flavio Molinaro, 63 anni, residente da molti anni a Cervignano del Friuli (Udine) ma originario di Sulmona. A dare l’allarme ieri sera è stata la moglie, la quale non vedendolo rientrare a casa ha cominciato a chiamarlo al cellulare, senza ricevere alcuna risposta. Preoccupata da quel silenzio, poco dopo le 20 ha contattato gli amici con i quali il marito era solito fare le escursioni. È partita da questi ultimi la telefonata al 118 che ha allertato le squadre Saf dei vigili del fuoco, il soccorso alpino di Gemona, quello della Guardia di finanza e quello dei carabinieri. Le ricerche sono scattate dopo le 20.30, quando è stata individuata l'auto dell'uomo all'imbocco del sentiero. Ripercorrendo quel tracciato, il personale impegnato nelle ricerche ha trovato i suoi bastoncini appoggiati su una roccia. Poco oltre, lungo un canalone, è stata avvistata la sua macchina fotografica e, 200 metri più sotto, il corpo dell'alpinista. Evidentemente si era fermato per scattare una foto e si era allontanato dal sentiero principale. Sul posto anche il personale del 118. Per l'alpinista, però, non c'era più nulla da fare. Oggi Flavio Molinaro avrebbe compiuto 64 anni, ragione che lo aveva portato ad anticipare al sabato l’uscita che di solito faceva la domenica. Un’uscita in solitaria. Aveva imboccato il sentiero 839 in una giornata di sole che ha visto in cammino tanti escursionisti. Alle 13 aveva chiamato la moglie. «Sto scendendo, ci vediamo più tardi» le aveva detto prima di rimettersi in cammino. Poi, il silenzio assoluto. Le operazioni di recupero sono proseguite fino all'alba, quando il corpo privo di vita di Molinaro è stato calato a valle. Originario di Sulmona dove ha trascorso la sua infanzia e la sua giovinezza, Flavio Molinaro si era trasferito in Friuli per lavoro. È lì che ha messo su famiglia, ma ogni volta che poteva e che ne aveva l’occasione, tornava in Abruzzo per incontrare i parenti e suoi amici d’infanzia ai quali è rimasto sempre legato. Appassionato di montagna, curava anche un blog sulle escursioni e sulle vette che scalava, postando percorsi e fotografie e dando consigli su come procedere su sentieri e canaloni. Ed è proprio questo suo amore smisurato per la montagna che alla fine lo ha tradito.

- da Il Centro -



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