VALANGHE SUL GRAN SASSO, UN COMMENTO DI PAOLO BALDI

 

 

 

Normale, con questo caldo. Comunque non giustifica i divieti. Il pericolo di valanghe è insito nello sci alpinismo, per il quale occorre preparazione e conoscenza, che alle volte non bastano. Però anche fare 1 km in macchina è pericoloso, molto di più che non sciare. E come la mettiamo con quelli che annegano in mare? Con il metodo adottato si dovrebbero chiudere le autostrade, che fanno molti più morti che non la montagna, e vietare le spiagge. Purtroppo la mancanza di cultura montana porta a delle situazioni assurde, come se a Courmayeur si vietasse la salita al Monte Bianco o la discesa in sci della Vallèe Blanche, per la quale arrivano sciatori da tutto il mondo . I divieti messi quest'inverno dovuti all'ignoranza e all'incapacità di gestire situazioni che non si conoscono, non hanno senso, se non quello di affossare il Gran Sasso e Campo Imperatore. Che avrebbero bisogno di tutto meno che di divieti. Cordiali saluti
 



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02-04-2015 - Sono assolutamente d'accordo nel bandire ogni divieto. Ognuno è libero di scegliere la sua via, qualunque essa sia. Sono però convinto che si debbano far pagare i soccorsi agli infortunati i quali debbano rispondere penalmente dei danni procurati a terzi. Magari si potrebbe fare un distinguo secondo il grado di pericolo, fino ad arrivare ad omicidio non colposo nei casi di uscite in neve con pericolo 5. E poi vogliamo essere cinici fino all'estremo? L'Eiger, se non facess tanti morti, sarebbe così famoso, attrarrebbe tanti alpinisti e visitatori? ( questaè una provocazione...)

paoldea