Il nuovo questore Terribile: «Concentreremo gli sforzi contro i furti e le rapine»

«Orgoglioso per questo incarico che mi hanno conferito». Così ha esordito il nuovo questore dell’Aquila Alfonso Terribile, nella conferenza stampa con la quale si è presentato alla città. «Il mio saluto», ha aggiunto, «va prima di tutto ai forti cittadini dell’Aquila, i miei poliziotti sono anche loro cittadini dell’Aquila, e io da tre giorni sono aquilano». Il questore ha anche detto di essere già stato all’Aquila e nel post-sisma anche nella frazione di Onna. Al suo fianco in conferenza stampa anche Nicola Zupo, capo di gabinetto della questura e il vicario del questore Tommaso Andrea Mondelli. Una terna pugliese: Terribile è foggiano, Zupo barese e Mondelli di Barletta. Terribile, che subentra a Vittorio Rizzi, ha anche voluto scherzare sul suo cognome. «Non spaventatevi per il mio cognome», ha rassicurato, «sono una persona molto pacata, ma, se mi arrabbio, il terremoto è una cosa da nulla. E mi arrabbio soprattutto contro chi non fa il suo dovere». Tra i fronti in cui le forze dell’ordine dovranno concentrare gli sforzi, il dirigente indica come prioritari i reati predatori, i cantieri della ricostruzione, ma anche un ruolo da protagonista che la Polizia di Stato deve poter saper svolgere nella società, e nelle scuole. «I furti sono una piaga, un fenomeno che riguarda tutto il territorio nazionale», ha affermato il questore, «e che continueremo a contrastare con tutte le nostre forze, con reparti prevenzione crimine, la squadra Mobile e su reparti delle volanti, in sinergia con le altre forze dell’ordine». Ha poi affermato che «la questura dell’Aquila è aperta ai giovani e agli anziani. Saranno portate avanti le iniziative con gli studenti incentrate sulla sensibilizzazione e prevenzione di fenomeni come il bullismo e lo stalking». Per quanto riguarda la prevenzione dei crimini legati alla ricostruzione post-sisma il questore per ora si limita dire «che si è già creato un rapporto importante con la magistratura, e le altre forze dell’ordine, ed è questa già una garanzia di efficacia: proseguiremo lungo un solco già tracciato». Di recente ha avuto contatti con il presidente di Corte d’Appello, con il procuratore generale e con il procuratore della Repubblica. Terribile spende infine parole molto sentite sull’etica del poliziotto. «Sono qui per lavorare», ha detto, «per i cittadini dell’Aquila. Con senso di sacrificio, che non coincide con l’orario d’ufficio. È questo il fardello che si portano sulle spalle gli uomini di Stato. Chi non sente questo fardello è meglio che faccia un altro mestiere».

 



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