Giovane aquilano scopre il nesso tra Alzheimer e depressione



 

 

Un team di ricerca dell’Università dell’Aquila ottiene un prestigioso riconoscimento con il lavoro dal titolo «Neuroanatomy of Alzheimer’s desease and late-life depression: a coordinate-based meta-analysis of Mri studies». Si tratta di un lavoro scientifico in corso di pubblicazione sulla rivista internazionale Journal of alzheimer’s desease. Lo studio costituisce la prosecuzione della tesi che il dottor Mauro Acierno ha discusso a dicembre del 2014, per il conseguimento della laura in Scienze psicologiche applicate, con la relatrice Laura Piccardi, in collaborazione con Irccs Fondazione Santa Lucia di Roma e Maddalena Boccia dell’Università la Sapienza di Roma. Lo studio approfondisce la depressione e il danno cognitivo come sindromi comuni nell’invecchiamento e spesso associate tra loro. I sintomi comportamentali e cognitivi di queste sindromi sono spesso sovrapposti, rendendo difficile la diagnosi differenziale tra le due patologie e impedendo l’intervento tempestivo. Le neuroimmagini possono offrire un valido strumento per la diagnosi di queste due patologie e il lavoro del team ha permesso di dimostrare, attraverso una meta-analisi condotta su studi già pubblicati di risonanza magnetica, che le due malattie condividono un pattern di atrofia cerebrale localizzata in aree parzialmente sovrapposte.Questi risultati possono avere una ricaduta importante nel campo della diagnosi differenziale, al fine di facilitare un trattamento tempestivo e finalizzato a entrambe le patologie.
 



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