Botte e minacce di morte a moglie e figlia arrestato dopo l’ennesima aggressione

 

 

 

La polizia ha arrestato un uomo di 58 ani, G.S., (del quale non possiamo fornire il nome per esteso per tutelare la riservatezza di moglie e figlia da lui picchiate) per maltrattamenti in famiglia. La Volante è intervenuta per una segnalazione di lite in famiglia, ma gli agenti giunti sul posto, hanno trovato una situazione di ben più allarmante violenza familiare. La lite era cominciata sin da quando il marito è andato a riprendere la moglie sul luogo di lavoro con l'automobile, in evidente stato di ebbrezza alcolica e aveva iniziato a offenderla ed a minacciarla. Mentre si dirigevano con la vettura verso casa il marito, evidentemente fuori di sé, aveva più volte sbattuto i pugni sopra il cruscotto ed aveva minacciato di morte la donna; ciò non bastando, mentre percorreva la strada verso casa a velocità elevata, aveva più volte simulato l'intenzione di andare a sbattere contro un albero, facendo sterzate improvvise. Lo stato d'ira dell'uomo non si è placato nemmeno quando è arrivato a casa, dove inspiegabilmente si è diretto verso la stanza della figlia, che stava semplicemente guardando la tv, e l’ha insultata per poi percuoterla con le mani sulla testa e nel viso, violenza che ha avuto termine solo con l'arrivo della Polizia. L’uomo, alla vista degli operatori di Polizia, invece di calmarsi, per nulla intimorito, si è scagliato contro gli agenti spintonandoli e minacciandoli di morte con un coltello da cucina. Per vincere la resistenza dell'uomo è stato necessario l'intervento di una seconda Volante e così, in quattro, gli agenti riuscivano a bloccare il soggetto e accompagnarlo in Questura. A seguito dell'episodio due agenti hanno riportato lesioni guaribili in 10 giorni. A dare, però, un quadro completo della situazione, hanno provveduto la moglie e la figlia, che finalmente e per la prima volta, hanno denunciavano gli atteggiamenti violenti e minacciosi che da molto tempo l'uomo poneva in essere nei loro confronti perché in stato di alterazione dovuto all'abuso di alcool. In particolare le due donne hanno raccontato che da molti mesi erano costrette a subire offese, percosse e minacce di morte, che non avevano mai denunciato prima, nella vana speranza che l'uomo potesse rendersi conto di quanto stava accadendo e recuperare l'unità familiare. L'uomo, arrestato per maltrattamenti in famiglia, violenza, minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, non si è calmato nemmeno in Questura, ove ha dato in escandescenze, rifiutando di sottoporsi agli accertamenti foto-dattiloscopici e minacciando addirittura di lanciarsi da una finestra. L’arresto è stato convalidato e l’uomo resta in carcere. Il 28 aprile la direttissima. Lo assiste l’avvocato Stefano Rossi.

 



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