Perseguita l’ex fidanzata giovane di Paganica patteggia 6 mesi

Un giovane di Paganica ha patteggiato nei giorni scorsi sei mesi di reclusione in tribunale (pena sospesa e non menzione) per atti persecutori commessi nei riguardi della sua ex fidanzata. Così si è concluso un tentativo maldestro di riallacciare i rapporti con una ragazza straniera che, evidentemente, non voleva saperne più nulla di troncare la relazione. Le modalità di approccio dell’imputato furono quelle solite quando si viene lasciati: una serie interminabile di telefonate o sms non graditi che avrebbero avuto l’effetto contrario rispetto alle intenzioni. Poi, forse, l’errore più grave, ovvero quello di pedinare la donna in tutti i suoi spostamenti rendendole la vita impossibile e obbligandola a cambiare le sue abitudini. Questo comportamento rientra nel nuovo reati di atti persecutori sanzionato dal giudice che ve ben oltre le molestie. L’imputato, Stefano Palmerini, ha anche indotto nella donna una situazione di stress. Al punto che la parte lese si è rivolta anche a un’associazione che si occupa della tutela delle donne molestate. Si tratta di «Doppia Difesa», un’ organizzazione fondata dall’avvocato Giulia Bongiorno e dalla presentatrice Michelle Hunziker. La denuncia venne presentata tramite l’avvocato di fiducia della donna, Matteo Cavallucci del Foro di Pescara, e poi il caso è finito davanti al giudice per le indagini preliminari. In precedenza i comportamenti vessatori (ma mai violenti) dell’accusato indussero il giudice per le indagini preliminari a emettere un provvedimento di allontanamento a carico del 39enne al fine di tenerlo lontano dalla straniera. Questo in seguito a una serie di indagini, coordinate dal pm Roberta D’Avolio che esaminarono per prima cosa le tante telefonate e sm inviati dal giovane paganichese. Una serie di messaggi interminabili che ingenerarono una situazione di stress che obbligò la parte lesa a sottoporsi a cure presso l’Asl dell’Aquila. I fatti contetsati si sono verificati in un breve periodo e questo, probabilmente ha consentito all’imputato di patteggiare una pena tutto sommato contenuta che non comporta problemi di natura accessoria. Nel corso del procedimento l’imputato è stato assistito dall’avvocato Guglielmo Santella del Foro aquilano

 



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