Furto sacrilego a Pianola: rubato un calice d’oro

 Gli abitanti di Pianola avevano fatto una colletta per poter donare, in occasione della Pasqua, un calice d’oro alla chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Ma l’altra notte quel calice, che don Luciano Bacale Efua custodiva gelosamente nella sua chiesa, è sparito. L’oggetto sacro è stato rubato nella notte tra sabato e domenica, insieme ai pochi spiccioli lasciati nelle cassette delle offerte. I ladri, probabilmente gli stessi che hanno poi “visitato”, sempre a Pianola, la scuola elementare e un ristorante, sono entrati in chiesa rompendo con un piede di porco una finestra della sacrestia. Poi, con lo stesso arnese, hanno forzato un paio di armadietti dove sono custoditi i registri parrocchiali e gli oli sacri. Quindi hanno divelto la porta interna e una volta in chiesa hanno preso il calice d’oro e svuotato le cassettine delle elemosine. A scoprire il furto sono stati ieri mattina, intorno alle 8,30, il parroco e alcuni suoi fedeli. «Siamo entrati insieme in chiesa», racconta don Luciano, «e lo sguardo è andato subito alla porta della sacrestia che lascio sempre chiusa e che invece era spalancata. Abbiamo visto le cassettine delle offerte rotte, gli armadi aperti, i registri sul pavimento insieme ad alcuni contenitori e la finestra divelta. È bastato un rapido controllo per capire che a mancare all’appello, oltre alle elemosine, era quel calice prezioso acquistato dai parrocchiani. Una cosa che lascia senza parole». Sul posto sono arrivati gli agenti della squadra Volante e della Scientifica che hanno effettuato i rilievi in breve tempo per consentire poi a don Luciano di poter celebrare la messa domenicale. Ma questo non è stato l’unico furto avvenuto a Pianola. Nella stessa notte, infatti, i ladri sono entrati anche nell’edificio scolastico. Probabilmente erano a caccia di qualche computer, ma l’allarme li ha spinti a scappare in modo precipitoso. Un terzo furto è stato messo a segno in un ristorante della zona dove i malviventi hanno portato via vini e generi alimentari. Dalla parte opposta della città, sulla statale 80, nei pressi di Coppito, c’è stata invece un’intrusione notturna in un negozio di fiori. Ma in cassa non c’era nulla e i ladri sono stati costretti ad andarsene a mani vuote. «Siamo davvero sconcertati», dice ancora don Luciano. «Ormai questi episodi si ripetono con troppa frequenza e il furto del calice ha provocato grande dolore nella nostra comunità». Una settimana davvero particolare per don Luciano, costretto nei giorni scorsi a dormire in macchina a causa della rottura delle fogne che ha reso inabitabile il suo alloggio Map. I parrocchiani si sono tassati per pagare la ditta che ha sistemato gli scarichi consentendo al parroco di poter tornare a casa.

 



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