Fiamme altissime hanno minacciato le case di Camarda

(Il Centro)  Ore di paura a Camarda per un incendio, quasi certamente doloso, che ha minacciato l’abitato al punto che alcuni residenti si sono rifugiati precauzionalmente nella stessa piazzetta dove la gente scappò subito dopo il sisma. La Forestale è alla ricerca del piromane. Per spegnere le fiamme sono stati adoperati i nuovi velivoli «Air Tractor» in dotazione alla Protezione civile.
 Le fiamme, che hanno costeggiato l’abitato della frazione in zona «le coste» alzandosi per oltre dieci metri, sono state agevolate dal fatto che la vegetazione era molto secca e dal vento. Fronteggiare l’incendio non era facile visto che la zona è impervia e i vigili del fuoco non si sono potuti avvicinare più di tanto con le autocisterne.
 Anche per questa ragione sono stati adoperati i nuovi aerei che hanno lanciato più volte liquido ritardante e acqua.
 La mobilitazione di forze dell’ordine e popolare è stata comunque massiccia. Infatti i vigili del fuoco sono intervenuti con una squadra formata da Natalino Tusi, Domenico Cavalli, Fabio Gregori, Pierluigi Baldassarre, e Pierluigi Parisse; sul posto anche gli agenti del Corpo forestale delle stazioni di Assergi e L’Aquila, il nucleo operativo speciale antincendi di Barisciano, e un ufficiale del Corpo militare della Croce Rossa. Hanno dato il loro contributo anche i volontari del paese e gli alpini in congedo di Paganica.
 Nonostante questa mobilitazione e la segnalazione tempestiva delle fiamme, da parte di un allevatore, sono andati in fumo diversi ettari di vegetazione. La popolazione ha passato un brutto momento e ci sono state scene di panico, emozioni poi smorzate dalle rassicurazioni delle forze dell’ordine. «Solo in occasione dell’incendio che ha divorato i boschi aquilani 3 anni fa» ha commentato uno dei soccorritori, «ho visto fiamme tanto alte».
 Ora si cercano i piromani visto che l’autocombustione non sembra essere una causa verosimile.
 «E’ comunque evidente» dicono i residenti «la necessità da parte degli enti locali, Parco Gran Sasso incluso, di snellire le procedure di spegnimento finanziando la creazione di passaggi nei boschi troppo fitti, creando arterie ciclabili per i mezzi antincendio attrezzando aree antincendio gestite dalle organizzazioni di volontariato».



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