Grande successo della presentazione del libro “Tundurundù” a Milano al Circolo “I Navigli”

Grande successo della presentazione del libro "Tundurundù. Pensieri di Amore e di Bellezza. Un anno di facebook" scritto da Marco Eugenio Di Giandomenico (Marcianum Press, Venezia, 2014), tenutasi presso il Circolo Culturale "I Navigli", via Edmondo de Amicis n. 17 a Milano, lunedì 4 maggio 2015.
Grande successo anche del video "Tundurundù" per la regia di Giovanni Volpe, proiettato durante la serata.
Nell'occasione è stata esposta anche l'opera dell'artista Antonello Pelliccia, intitolata "Empty Scapes", Paesaggi del Vuoto (Sottotitolo: Paesaggi dell'Ombra), Anno 2014, Tecnica Encausto Sintetico.
L’opera letteraria, che narra alcuni aneddoti della vita terrena della madre dello Scrivente, Olga Maria Vitocco, deceduta dopo una lunga malattia il 12 agosto 2012, si struttura essenzialmente in due parti: a) Parte Prima, Momenti e Pensieri, contenente sette meditazioni sull’Amore e sulla Bellezza che traggono spunto da ricordi dell’Autore; b) Parte Seconda, Un anno di facebook, che raccoglie i pensieri dell’Autore, “postati” su facebook durante l’anno successivo alla morte della madre (e quindi fino al 12 agosto 2013), adottando l’originale fictio che la rete web e il social network potessero farsi da veicolo per far giungere tali pensieri nell’aldilà.
Il libro ha riscosso notevole successo di critica e di pubblico (con recensioni pubblicate su varie testate nazionali), è stato tradotto in Inglese (ed è in fase di pubblicazione negli USA) e ha vinto il Premio Aurum per il Cinema e la Scrittura 2014 (Premio San Benedetto 2014) con la seguente motivazione:
"Tundurundù è un’opera poetica, dove il racconto intenso e toccante della vicenda terrena della madre dell’Autore, Olga Maria Vitocco, che per quasi vent’anni e fino alla morte ha trasformato la sua grave malattia quale mezzo di elevazione spirituale, offrendo le sue continue sofferenze a Dio, diventa l’occasione per profonde meditazioni teologico-filosofiche sull’Amore e sulla Bellezza, sintomatiche della progressiva consapevolezza del Trascendente da parte dell’Autore, attraverso un percorso intimo quasi catartico.
La seconda parte del libro, che raccoglie i post su facebook dell’Autore nel primo anno dopo la morte di Olga, evolvendo invece per immagini, laddove la madre diventa protagonista attraverso il quotidiano del figlio, in un processo che sembra analogo all'autobiografia per interposta persona narrata dall'ultimo Hemingway in «Al di là del fiume e tra gli alberi», allorché si sofferma sulla vecchiaia e sul congedo dal mondo, ripercorre l'iter doloroso di Olga attraverso l'incidenza in ogni avvenimento sia pubblico che privato del proprio esistere di uomo vivendo la sofferenza come viatico tra l'uno e l'altro mondo.
Il Premio “San Benedetto” 2014 viene assegnato a Marco Eugenio di Giandomenico non solo per il pregio della scrittura, l’approccio letterario innovativo e l’alto contenuto valoriale di Tundurundù, ma anche per l’eclettismo del suo operare, in quanto Lui stesso, essendo con successo al contempo economista e manager, accademico, scrittore, personaggio pubblico contribuisce all’affermazione dell'unità del sapere e dell’agire umano, alla sintesi culturale e di interazione tra diversi ambiti disciplinari ed operativi, realizzando uno dei punti fondamentali della mission dell’Associazione Culturale San Benedetto, organizzatrice del Premio Aurum per il Cinema e la Scrittura ".
Il libro affronta temi toccanti, riguardanti essenzialmente la famiglia, istituzione sociale e religiosa oggi in grande crisi e al centro del più acceso dibattito mediatico.
La Redazione



 



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