Ovini, bando per valorizzare la lana del Gran Sasso

 

 

 

 

Valorizzare le lane autoctone del Gran Sasso attraverso il recupero e la trasformazione in prodotti tessili finiti. La Camera di Commercio ha emanato un bando per lo sviluppo della filiera dedicata al recupero e alla trasformazione delle lane autoctone aquilane, attraverso la realizzazione di prodotti tessili derivati. Il bando è rivolto alle aziende locali, che esercitano l'attività di lavorazione della lana in maniera artigianale, con l'obiettivo di incentivare l'interesse verso la lana aquilana e di contribuire a sviluppare le potenzialità delle filiere produttive e turistiche collegate a questo settore. «La lana – spiega il presidente dell'ente camerale Lorenzo Santilli – per le sue particolari caratteristiche e la mancanza di una filiera adeguatamente strutturata, rappresenta per gli allevatori più uno scarto di cui liberarsi a bassi costi che una risorsa con capacità di incrementare il reddito aziendale». La Camera di commercio fornirà gratuitamente, agli artigiani della provincia dell'Aquila, la lana grezza da trasformare in prodotti. Il 50% della lana lavorata verrà restituito all'ente camerale in gadget da distribuire per la promozione del territorio, il rimanente 50% avrà un uso produttivo, da immettere sul mercato. «I prodotti ottenuti dalla lavorazione delle lane autoctone» afferma Fausta Emilia Clementi, direttore Camera di commercio dell'Aquila «hanno il compito di dimostrare che anche da lane meno pregiate si possono ottenere dei prodotti appetibili per la vendita, in modo da contribuire alla costituzione di una filiera autonoma, che colleghi i pastori agli operatori tessili. Un progetto che va nella direzione della valorizzazione dei prodotti locali e delle imprese che operano nel settore dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'artigianato». Bando e modello di domanda, con scadenza 20 maggio 2015, sono disponibili sul sito www.cciaa-aq.it

 



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