CONSIGLIO RIUNITO AD ASSERGI APPROVA 10 PUNTI STRATEGICI PER RICOSTRUZIONE

Il Consiglio comunale dell'Aquila, riunito oggi ad Assergi, ha approvato, all'unanimita', la proposta formulata dalla Commissione ''Garanzia e Controllo'', integrata dal parere dell'assessore Pietro Di Stefano, per l'individuazione di 10 punti strategici per la ricostruzione dei centri storici dell'Aquila e delle frazioni. Il provvedimento prevede, in particolare, la priorita', negli interventi di ricostruzione e restauro, alle abitazioni principali o alle unita' immobiliari utilizzate direttamente dal proprietario ai fini professionali o commerciali; la riammissione ai contributi per la ricostruzione di tutte le seconde abitazioni; il ripristino dei sottoservizi. L'Assise civica ha inoltre deciso interventi per facilitare il ricorso alle banche per i mutui agevolati, attraverso convenzioni con la Cassa depositi e prestiti e con l'Abi. Il Consiglio ha altresi' deciso di limitare il ricorso all'aggregato strutturale e ai consorzi obbligatori ai soli casi di comprovata necessita'; deliberato altresi' lo stralcio immediato dai Piani di ricostruzione di lungo termine degli interventi classificati in categoria A, B e C, ''per favorire un piu' rapido rientro delle famiglie nei centri storici''. Quest'ultimo provvedimento prevede la formazione, anche con procedimenti di evidenza pubblica, degli strumenti operativi per gli interventi sul patrimonio privato mediante la qualificazione delle imprese coinvolte nel programma di ricostruzione, creando un Albo delle imprese qualificate e individuando regole e procedure. L'Assise si e' trovata concorde anche nel sollecitare il riconoscimento della natura di ''indennizzo'' e non di ''contributo'' per le spese da sostenere per la ricostruzione, ai fini di snellire gli iter e agevolare la tempistica dei lavori. Il Consiglio ha infine individuato un quadro delle priorita' per i Piani di ricostruzione e per la promozione di un apposito Fondo immobiliare, nel quale far confluire gli stabili ceduti bonariamente o espropriati, e per la definizione delle regole per un eventuale futuro loro riacquisto da parte degli originari proprietari.



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