Festa dei carabinieri, il comandante Donnarumma: arresti in crescita del 10 per cento, meno furti

 L’ultimo a essere stato premiato sotto il sole ormai estivo nel piazzale del comando provinciale dei carabinieri, in via Beato Cesidio, è stato un vicebrigadiere che, mentre era fuori servizio, si è gettato nel fiume per salvare una ragazza che stava affogando. È soltanto uno dei tanti carabinieri che ieri hanno ricevuto una ricompensa per essersi distinti nell’ultimo anno nello svolgimento del loro servizio nel corso della solenne cerimonia per il 201esimo anniversario della fondazione dell’Arma. Un esempio tra tanti che descrive il ruolo dell’Arma «sempre al fianco dei cittadini». Oltre due secoli di storia celebrati ieri in una cerimonia aperta alle autorità civili e religiose e «simbolicamente aperta, con il cuore e con la mente, a tutti i cittadini che qui trovano la loro casa», ha commentato il comandante provinciale Giuseppe Donnarumma nel corso del suo intervento. Un’occasione per ricordare l’impegno dell’Arma sul territorio, che ha portato nell’ultimo anno a un incremento degli arresti del 10% (da 225 a 250) e una riduzione dei reati contro il patrimonio. Uno sforzo che non si ferma mai «in una provincia che vive una dicotomia», ha aggiunto il comandante, «perché da un lato resta massima l’attenzione massima ad arginare i reati connessi alla ricostruzione, dall’altro a combattere i reati predatori e legati al traffico degli stupefacenti, soprattutto nella Marsica. Risale soltanto a 5 giorni fa l’ultimo arresto di un componente di una banda di sei persone che hanno tentato di compiere un furto all’Eurospin di Pescina», ha ricordato il comandante, «ma poi sono stati costretti a fuggire a bordo di un’auto. Alla fine sono stati fermati dai carabinieri e uno di loro è stato bloccato e arrestato. Gli altri sono fuggiti a piedi ma siamo sulle loro tracce». Si tratta spesso di bande modulari, che partono da altre città, ad esempio da Napoli, arrivano in provincia, mettono a segno i loro colpi con auto rubate chissà dove, e poi si dileguano. «Il crimine troverà qui un presidio di legalità e un argine sempre forte», è la risposta di Donnarumma, che ha parlato a nome dei carabinieri di tutte le 60 stazioni della provincia, «sempre al fianco dei cittadini e della magistratura. Ringrazio le istituzioni per avere condiviso questo importante giorno per l'Arma dei carabinieri, che sta seguendo con attenzione il difficile percorso del post-sisma. Per questo», ha aggiunto, «è importante che tutti ci riconosciamo – carabinieri in prima istanza – negli stessi ideali di legalità e condivisione. È il nostro dovere nei confronti dei cittadini che si aspettano che l’Arma faccia sempre la sua parte. Noi la stiamo facendo con una presenza costante sul territorio». Infine, il ringraziamento di Donnarumma «ai miei uomini, per la determinazione, il coraggio e lo spirito di sacrificio col quale portano avanti il lavoro». A molti di loro, distintisi per avere combattuto sul campo i responsabili di reati, sono andati i riconoscimenti. A seguire la cerimonia dal palco i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali e le senatrici Stefania Pezzopane e Paola Pelino, oltre a molte famiglie di carabinieri. Prime uscite anche per i primi sindaci da poco eletti. Presente uno schieramento dei reparti del capoluogo, le rappresentanze delle associazioni dei carabinieri e i decorati. I RICONOSCIMENTI. Dopo la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ricordato «l’impegno dell’Arma dei carabinieri nel corso di oltre due secoli di storia per una società più giusta e solidale», e in conclusione del discorso di Donnarumma, sono stati consegnati i riconoscimenti. Hanno salvato persone deboli e in preda alla disperazione dal compiere atti estremi, hanno disarticolato bande dedite allo spaccio e arrestato responsabili di reati predatori e tanti altri gesti difficili ed eroici. Encomio semplice del comando legione dei carabinieri della Basilicata al maggiore Pietro Mennone; encomio semplice del comando legione carabinieri Abruzzo al capitano Marcello D’Alesio, al luogotenente Sandro Rossi, ai marescialli capi Guirino Di Paolo, Mario Aloisio, Domenico Scarfagna, al brigadiere Marino Di Mizio, al maresciallo capo Vincenzo Zenobi e all’appuntato scelto Gianni Colaizzi, agli appuntati scelti Fabio Cherubini e Francesco Costantini, agli appuntati scelti Gregoriano Giordani e Domenico D’Angeli; elogio del comandante provinciale dei carabinieri al capitano Edoardo Commandè, al luogotenente Marco Romano, al brigadiere Luciano Fusella, al vicebrigadiere Ivano Rea, agli appuntati scelti Alessandro Bianchi, Gino De Carolis, Nicola Spaziani e all’appuntato Daniele Trammannone, della compagnia di Tagliacozzo; elogio al luogotenente Mario Minchella, comandante del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Castel di Sangro, al maresciallo Luigi Cesidio Lucente, comandante della stazione di Sulmona, agli appuntati scelti Sabatino Valente e all’appuntato Antonio Angeloni, al vicebrigadiere Gianluca Perugini.

- da Il Centro -



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