E' un Prelato altoatesino l'escursionista morto sul Gran Sasso

 

 

 

 

 

Della provincia di Bolzano, di Vandoies, e non austriaco come comunicato subito dopo l'incidente dal Soccorso Alpino, l'uomo morto stamani sul Gran Sasso, dove giunto a quota 2.800 metri è precipitato per 400 metri, mentre stava ascendendo al Corno Grande, con un'altra persona, per la 'Direttissima'. Si tratta di Severin Leitner, 70 anni, alto prelato gesuita, consulente del Preposito Generale dei Gesuiti per l'Europa centrale e orientale. Lo accompagnava un altro prelato, illeso. Determinante per l'incidente, secondo la ricostruzione, l'abbondante neve presente sul posto. L'allarme è stato dato da una turista tedesca - anche lei sulla 'Direttissima' - che ha assistito e chiamato attraverso il cellulare i Vigili del Fuoco. Questi ultimi hanno rivolto la segnalazione al 118. Entrambi i prelati era partiti stamani da Roma raggiungendo Campo Imperatore, in provincia dell'Aquila, alle 8. Quindi si erano avviati perfettamente attrezzati per una progressione in sicurezza.  Il corpo è stato recuperato da personale del Soccorso Alpino portato in quota dall'elicottero del 118, in prossimità del 'Sassone', a circa 2.400 metri di quota. Successivamente è stato portato nell'obitorio dell'ospedale dell'Aquila.

Un volo senza possibilità di salvezza. Questo è quello che gli occhi di padre Severin Leitner hanno visto nei suoi ultimi attimi di vita.

Una tragedia del tutto inattesa tanto più che i due erano ben equipaggiati anche per poter far fronte alla presenza di neve che a quella quota (l’incidente si è verificato a 2800 metri di altezza) è ancora consistente. Probabilmente è stata la perdita di un rampone a far perdere l’equilibrio al religioso, poco più su del “Sassone”. Il dramma si è consumato in una manciata di secondi. Un’eternità per l’altro sacerdote che ha visto l’amico precipitare giù. Originario di Vandoies in provincia di Bolzano, Severin Leitner era un personaggio molto noto nell’ambito delle gerarchie ecclesiastiche. Già presidente della Conferenza provinciale dei Gesuiti in Europa centrale, ordine da cui proviene anche Papa Francesco, Leitner ricopriva dal 2012 a Roma l’incarico di collaboratore dello spagnolo Adolfo Nicolas, Preposito generale della Compagnia di Gesù. Gesuita anche il sacerdote illeso, professore a Roma di studi di Antico Testamento del Pontificio istituto biblico. La notizia della morte di Severin Leitner ha suscitato dolore e commozione a Bolzano, sua terra d’origine. Il religioso era nato a Vandoies in Val Pusteria nel 1945 ed era diventato gesuita a vent’anni. Nel 1974 l’ordinazione sacerdotale. Quindi l’avvio della «carriera» come gesuita nella Provincia d’Austria dell’Ordine, dove diventò prima rettore del seminario di Innsbruck e poi segretario provinciale. Infine la promozione a Roma, come Consigliere generale e assistente regionale per l’Europa centro orientale (Eco), una delle massime cariche della Curia generale della Compagnia di Gesù. Una figura molto nota in Alto Adige dove non ha mai smesso di avere rapporti con la diocesi di Bressanone, il cui vescovo Ivo Muser era stato suo compagno di corso durante il periodo di studi. Uomo di Chiesa, in passato è stato anche in corsa per diventare vescovo della diocesi altoatesina, ma anche appassionato alpinista. E il Gran Sasso, a poco più di cento chilometri da Roma, era per lui una cima a portata di mano. La stessa meta amata da Papa Giovanni Paolo II. La salma del religioso è a disposizione della magistratura a cui è stato già rimesso dai carabinieri un primo rapporto sull’incidente..

 

 



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