L’Aquila: comunicare in politica
Posted by Antonio Giampaoli | 2015-06-21 | Commenti: 3 | Letto 987817 volte
- di Sante Acitelli - Ovvero come distogliere l’attenzione da un vero problema creando due schieramenti che si contendono un “osso” finto in una finta “arena”; i nuovi guelfi e ghibellini, campanilismi superabilissimi con un minimo di volontà al confronto, posizioni politiche prese a prescindere. Sono mesi, ormai, che a L’Aquila il vero unico problema è il Gran Sasso; dopo decenni di oblìo sono tutti alla ricerca di una soluzione per far ripartire l’economia (quale economia poi…); dopo 20 anni che esiste il Parco con le sue limitazioni ed i suoi vincoli e con la connivenza ed il silenzio degli enti locali adesso tutti a discutere, a rinfacciarsi accuse, a elaborare soluzioni organizzando tavole rotonde. Adesso il contendere riguarda parco vs. comune, distretti vari, fringuelli in pericolo e nuove seggiovie! Di seguito alcuni titoli riportati dai vari giornali e sul web:
Palumbo (Pd): il distretto montano è il primo passo per cogliere le opportunità per il rilancio
Lettera al sindaco Cialente di Daniela Tinti: Nuova seggiovia Fontari, il perché del mio no…
Diaconale: Il Parco dice sì allo sviluppo - Il Direttivo ha fatto valutazioni diverse dai tecnici
L’Aquila città aperta: il Parco penalizza il nostro Gran Sasso
Istruttoria tecnica del Parco: Valutazione ambientale negativa sul progetto della seggiovia Fontari
Gran Sasso: Cgil, si a nuovo impianto Fontari sul Gran Sasso
Il consiglio comunale aderisce al Distretto turistico montano Gran Sasso d’Italia
Gli imprenditori che operano sul Gran Sasso attaccano gli enti sui ritardi per la nuova seggiovia
Il presidente del Parco Gran Sasso, Diaconale, replica alle critiche
La burocrazia e l’ambientalismo esasperato sta condannando il Gran Sasso alla chiusura
A fianco di questi articoli non compare più il termine “RICOSTRUZIONE”, sparita, volatilizzata! Uno potrà pensare : bene! È tutto risolto! Neanche per sogno! I centri storici del “cratere” sono ancora come erano 6 anni fa cioè non è stato fatto nulla! Prendo ad esempio Assergi; di circa 30 consorzi obbligatori per legge non ne è partito uno che è uno! Però di polemiche tra imprenditori ed ambientalisti i giornali sono pieni quindi si parte dall’assioma che portare i turisti sul Gran Sasso vuol dire far ripartire l’economia e quindi la ricostruzione viene da se; oppure, peggio ancora, facciamo ripartire il turismo perché tanto la ricostruzione non avverrà mai più! Si vabbè ma casa mia? E tutte le altre case di varie tipologie di danni che, facenti parte dei consorzi, sono ancora disabitate? Se io non posso rientrare nella mia casa come posso portare sviluppo economico nel territorio? E parliamo del 50% delle abitazioni di tutti i centri storici! Ma diamo anche per vero che sia i fringuelli sia le seggiovie sono fondamentali per il rilancio turistico quanti e quali turisti vengono sul Gran Sasso? Semplice! I Romani ed i titolari delle seconde case che sempre romani sono! Verranno dal nord? Non credo proprio! Dal bacino di Napoli? Non credo neanche! Allora, a mio modo di vedere, se non si ricostruisce quello che c’era non ha senso di pii desideri posti nel cassetto conditi di tante belle parole! Dopo aver letto l’articolo, qualcuno potrà chiedere: si vabbè ma tu che proponi? Propongo un’assemblea pubblica, aperta a tutti e nessuno contro che discuta sull’unico metodo per superare l’impasse attuale: modificare l’attuale legge che obbliga a rimanere nei consorzi, lasciando la facoltà ai proprietari di svolgere, in proprio, i lavori di ricostruzione nel rispetto del progetto consortile, recuperando la somma spesa come è adesso per le ristrutturazioni ovvero detraendo il 50% dalla dichiarazione dei redditi per 10 anni; basterebbe dare la possibilità di aumentare la percentuale da portare in detrazione al 70 / 80 % rinunciando al contributo consortile. Pensate che se fosse stata applicata una soluzione del genere, a sei anni dal terremoto, quante case sarebbero state ricostruite, quanta economia sarebbe ripartita ed allora si che potremmo discutere di fringuelli contro seggiovie!
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