Turismo, ora si rischia il tracollo

(DA Il Centro) - Circa 600mila presenze all’anno. Queste le cifre del cosiddetto “sistema montagna” dell’Aquilano, l’unica risorsa del territorio in grado di richiamare numeri consistenti di turisti: Campo Imperatore, Campo Felice, Ovindoli e Grotte di Stiffe. Su quattro realtà, due sono ferme: a Stiffe le grotte sono ancora chiuse, a Campo Imperatore la funivia necessita di lavori di revisione.
 Insieme, la stazione sciistica di Campo Imperatore (40mila presenze all’anno) e le suggestive grotte di Stiffe (60mila presenze), possono dare respiro alla sofferente economia locale, messa a dura prova dal terremoto. Ma per ora non sono fruibili: per le grotte si cercano finanziamenti, mentre gli impianti di risalita di Campo Imperatore devono essere revisionati e ammodernati. In questo caso, si stanno accumulando ritardi, che potrebbero mettere seriamente a rischio la prossima stagione bianca. E sarebbe un grosso danno. Eppure è proprio il turismo ambientale e naturalistico il settore su cui deve puntare il territorio per ripartire: e la montagna degli aquilani, la maestosa cima del Gran Sasso, avrebbe potenzialità enormi. Non a caso, i 3,5 milioni di euro per la ristrutturazione della funivia sono stati stanziati dalla Protezione Civile ed era stata lanciata anche l’idea di portare all’Aquila le Olimpiadi Invernali. Magari si tratta di una proposta azzardata, ma intanto la priorità è un’altra: evitare che le piste, questo inverno, restino deserte. Il cronoprogramma degli interventi, dopo l’affidamento dei lavori alla ditta Crane Team di Milano - la stessa che nel 1934 costruì il primo impianto - prevede 150 giorni di tempo, per chiudere il cantiere, che doveva essere aperto il primo agosto. La stagione non verrebbe inaugurata, come da tradizione, l’8 dicembre, ma intorno a Natale. Il presidente del Centro Turistico del Gran Sasso, Vittorio Miconi, vuole crederci. Anche se si tratta di una corsa contro il tempo. «Se si lavora tutti insieme, e se la ditta aggiudicataria dell’appalto risponde celermente alle osservazioni avanzate al progetto» spiega Miconi «la data di fine dicembre, inizio gennaio, può essere rispettata. L’impegno è quotidiano, sia per risolvere il problema dei lavori di revisione degli impianti, sia per essere in grado, a breve, di indire il bando per la vendita dell’intero pacchetto azionario del Centro Turistico. E si stanno studiando strategie di marketing per il rilancio turistico del nostro territorio. Le tre stazioni sciistiche aquilane e le Grotte di Stiffe, con tutto l’indotto, rappresentano i quattro pilastri», conclude Miconi «su cui realizzare il sistema montagna per presentarci sul mercato». Le opere di cui necessita la funivia sono importanti: oltre alla revisione ventennale, è previsto l’ammodernamento della struttura, che verrebbe dotata anche di un impianto di illuminazione. La ditta ha presentato il progetto esecutivo il 23 luglio: il direttore dei lavori, l’ingegnere Marco Cordeschi, ha chiesto delle integrazioni e la ditta entro venerdì deve pronunciarsi sulla tempistica dell’intervento. Nel frattempo, 13 dei 28 lavoratori del Ctgs messi in cassa integrazione da maggio sono “transitati” all’Asm e destinati allo smaltimento delle macerie.



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