Funivia chiusa d’inverno, è protesta L’associazione Gransasso 360: un danno per gli operatori

 «La chiusura della funivia per le festività natalizie costituisce un danno grave per le imprese turistiche del Gran Sasso che contano sul lavoro di questo periodo per garantirsi la sopravvivenza». A parlare è Gianluca Museo, presidente dell’associazione Gransasso 360 che riunisce gli imprenditori della montagna.
 «È ormai un anno» afferma Museo «che la nostra associazione ha via via posto i problemi che si andavano addensando all’orizzonte. E tanto tuonò che piovve! Non è mai stato dato seguito alle nostre richieste di incontro, né abbiamo avuto risposte dai politici, sia di maggioranza che di opposizione. È un fatto che dopo due estati consecutive di chiusura (fatto già critico) si aggiunge il fermo per il clou della stagione invernale. Sarà veramente difficile recuperare questo gap anche per il fatto che nel 2011 ci si presenterà sul mercato ancora una volta con impianti obsoleti, anziché con una stazione degna di tale nome ed in grado di competere sul mercato».
 Per il presidente dell’associazione Gransasso 360, «questa situazione poteva avere un senso solo se si fosse dato seguito al progetto di rinnovamento e sviluppo, che è stato nelle mani del Comune per sei mesi prima della reiezione, mentre si prometteva alla città e agli operatori in ogni occasione, che sarebbe stato adottato. Un piano che avrebbe riportato, dopo 50 anni, la nostra montagna al top dell’offerta turistica montana italiana e creato centinaia di nuovi posti di lavoro stabili. Ora posto che non si può pensare che questa classe dirigente sia uscita di senno, le domande da porsi sono due: come potranno gli operatori mandare avanti le proprie attività turistiche nel Gran Sasso Aquilano e a chi gioverà questa incredibile situazione».
 «Ma forse» conclude Gianluca Museo «non è più il caso di porsi interrogativi visto che rimangono lettera morta. Auspichiamo che sia la magistratura competente a fare chiarezza».



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