Rossi (Cospa) scrive al prefetto: «Basta coi cinghiali»

 

 

 

«Quest’anno, più che in passato, i cinghiali scendono a branchi e distruggono tutto ciò che si trovano davanti». Lo scrive in una nota il responsabile del Cospa Dino Rossi, in una nota inviata a prefetto e questore. «Fino a oggi, nelle zone limitrofe il Parco Gran Sasso-Laga, sono stati divorati venti ettari di favino. I contadini della Valle del Tirino sono disperati come quelli dell’altopiano di Navelli. I contadini e i proprietari terrieri, si sono visti abbandonati dagli enti preposti al controllo della selvaggina. Numerose sono state le manifestazione di sensibilizzazione al problema, ma fino a oggi nulla o poco è stato fatto. Così nella Valle del Tirino e zone limitrofe i contadini si sono sostituiti agli organi preposti al fine di arginare il problema: sono usciti la notte con i mezzi a disposizione quali campanacci e luci di profondità, al fine di spaventare i branchi che scendono la sera dal Parco Gran Sasso-Monti della Laga. Tutte queste azioni non hanno sortito nessun effetto. I cinghiali, come se niente fosse, continuavano a mangiare i nostri raccolti». Di qui la richiesta di trovare una soluzione congiunta a questo problema.


 



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