Incidente mortale sulla statale 17 fra Onna e San Gregorio

 

 

 

Ore 15, un rettilineo alle porte dell'Aquila, sulla statale 17 fra Onna e San Gregorio. Una moto è diretta verso il capoluogo, una Audi A4 grigia svolta verso sinistra tagliando di fatto la strada alla due ruote, un urto violento contro la fiancata, il corpo del motociclista che vola in alto e finisce la sua corsa sul cofano di una Volkswagen che procede in senso inverso il cui guidatore non può fare nulla per evitare l'impatto. Pochi istanti, una manciata di fotogrammi, e sull'asfalto restano i rottami di una Ducati Monster e il corpo di un ragazzo di 25 anni di Poggio Picenze, Pierluigi Di Cesare. Inutilmente il personale del 118 arrivato sul posto con l'elicottero tenterà una disperata rianimazione. Pochi minuti febbrili, e poi non resterà altro da fare che coprire il corpo con un telo e avviare il triste iter che accompagna queste tragedie: il telo bianco sul corpo senza vita, i vigili urbani che si occupano dei rilievi, i carabinieri che arrivano a dar man forte con la viabilità bloccata mentre gli uomini dell'Anas aspettano per ripulire la strada, con gli automobilisti che cercano informazioni e fanno manovra per aggirare il blocco stradale durato circa due ore. Il medico legale, gli avvocati, tutto già visto altre volte, una sequenza conosciuta praticamente a memoria dai residenti della zona che da anni lottano contro una delle strade più pericolose del circondario dell'Aquila. La Statale 17 nei pressi dell'abitato di San Gregorio è un luogo tristemente noto per la incredibile sequenza di incidenti che avviene praticamente ogni giorno. Chi è della zona vive quel tratto di statale come una sorta di maledizione, non c'è un giorno senza un incidente. C'è chi ricorda che 30 anni fa qualcuno, dopo aver assistito a un incidente con tre morti, era andato a tagliare gli alberi rischiando anche una denuncia pur di ridurre il rischio. Nel corso degli anni sono stati chiesti limiti di velocità, dissuasori, i residenti hanno acquistato ambulanze (mai attivate), mentre è ancora viva l'emozione per l'investimento di alcuni mesi fa avvenuto a poche decine di metri di distanza e costato la vita a una bimba di 12 anni che con la mamma stava attraversando la strada. Tutto già visto, anche se questa volta i testimoni non riescono a spiegarsi come possa essere accaduto l'incidente in pieno giorno e in un pieno rettilineo. Un attimo di distrazione, probabilmente. Costata la vita a un ragazzo di appena 25 anni.

- da Il Centro -



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