Febbre improvvisa, muore un bimbo di 4 anni

 

 

 

Una febbre improvvisa, l’elicottero pronto a partire verso il Policlinico Gemelli e poi il buio. Il cuoricino del piccolo Daniele si è fermato per sempre. Inutili i tentativi di rianimazione. A fine estate, il 30 settembre prossimo, avrebbe compiuto quattro anni. Frequentava la scuola materna di via Ficara. Un dolore atroce e inspiegabile per papà Gianluca e per mamma Annarita Grifoni e per quanti li conoscevano che si ritroveranno stamani alle 10 nella chiesa di Santa Rita a via Strinella, la parrocchia dei genitori di lei. Toccherà a don Alfredo Cantalini cercare di dare un senso a una tragedia tanto grande. Davanti alla chiesa ci sarà la croce dei giovani, realizzata in memoria delle vittime del terremoto dall’associazione «Ragazzi del cielo, ragazzi della terra» di Ischia di Castro (Viterbo). Il volto sorridente del Papa Emerito, Benedetto XVI al centro della croce, quel papa che fu tra i primi a portare conforto all’indomani del 6 aprile. Un’immagine che in qualche modo dà forza e sostegno a famiglie che devono superare una salita a tratti insormontabile. «Un angelo che si aggiunge in Paradiso», dice don Alfredo. «È molto difficile, anche per noi sacerdoti, in questi casi, dare un abbraccio ai genitori che hanno perso quanto più caro hanno al mondo, ma credo che sia importante da parte mia ricordare a chi ha fede che c’è una risposta a tutto. Una risposta che va ben oltre questa vita terrena. La nostra comunità di amici – perché prima di tutto chi si ritrova in parrocchia è legato da un’amicizia profonda – si riconosce in questo credo, e in un messaggio cristiano di speranza». E poi c’è l’altro risvolto del dolore. Il lavoro dei periti e della magistratura che deve andare avanti per accertare comunque eventuali responsabilità. Su indicazione dello stesso personale medico dell’ospedale San Salvatore è stata disposto un esame che è stato eseguito ieri pomeriggio.

 



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