Gransasso 360 e Albergatori Prati di Tivo, firmato protocollo d'intesa

(Nella foto: la nuova cabinovia di Prati di Tivo) -  "Il Gran Sasso sarà sempre più una montagna che unisce e non dovrà mai più dividere. D'ora in poi si potranno e si dovranno mettere sempre più in sinergia risorse, capacità, mezzi ed esperienze come quella che ha consentito agli amici dei Prati di Tivo di dotarsi in sei mesi di un impianto di risalita all'avanguardia (quello della Madonnina inaugurato domenica scorsa)" sottolinea il presidente della Gransasso360 Gianluca Museo.

"Una seggiocabinovia con una portata di 1800 persone l'ora che percorre 1600 metri in 6 minuti, con stazione intermedia e arrivo a quota 2007 mt. Tutto il contrario di quanto accade sull'altro versante dove ancora si stenta a dare il via alla privatizzazione del Centro Turistico del Gran Sasso - polemizza Museo - dove si tarda a dare seguito allo sviluppo già pianificato da tempo e si tralascia la quadratura dei conti che tanto poi alla fine pagano gli operatori e i cittadini".


Il presidente dell' Associazione Albergatori Prati di Tivo, Raffaello Candeloro spiega invece che “ora che gli impianti a Prati di Tivo sono più competitivi con gli 11 km di piste a disposizione, si deve procedere risolutamente per l'annosa questione dei collegamenti viari che penalizzano pesantemente lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse che tutti gli operatori hanno faticosamente messo in campo”.

Gli operatori dei due versanti si attiveranno sin dai primi giorni del nuovo anno per iniziative congiunte e decise nella elaborazione di prodotti turistici coordinati, nella rappresentanza locale e nazionale, nella promozione del Gran Sasso come risorsa forte, riconoscibile, unica. Coerentemente a quanto previsto nell'accordo provvederanno ad avviare attività di collegamento e collaborazione fra gli operatori del territorio di riferimento anche con il coinvolgimento di altre aree del Gran Sasso attraverso associazioni e consorzi di operatori (scuole sci, guide, accompagnatori, bikers, ristoratori e fornitori di servizi al turismo in genere) che saranno invitati a sottoscrivere il presente protocollo d'intesa; proporre pacchetti turistici a tariffe concordate tra i due versanti del Gran Sasso; programmare iniziative promozionali mirate in Italia e all'estero, coordinare azioni di rappresentanza presso istituzioni enti e imprese da coinvolgere nel processo di sviluppo del Gran Sasso, elaborare studi di fattibilità di progetti integrati di sviluppo del territorio con accesso a finanziamenti europei.

La situazione della Gransasso 360 resta comunque delicata. Dopo la manifestazione del 14 agosto scorso e la raccolta firme, continuano le polemiche. "Ancora una volta il presidente Miconi si intrattiene in un esercizio che agli operatori e agli aquilani in genere piace poco e che non si addice a chi amministra seriamente la cosa pubblica: quello di alimentare chiacchiere, rimpalli, scaricabarile invece di far parlare i fatti - scrive in una nota l'Associazione Operatori del Turismo Gransasso 360 - Per l’ultima volta (al fine di non tediare gli organi di informazione) assecondiamo questo gioco puerile precisando punto per punto quanto segue: pare strano - si legge nella nota -che la dirigente del Comune dell’Aquila D’Ascanio, trovi adesso motivazioni sufficienti alla pubblicazione del famoso bando per la privatizzazione dopo aver tenuto nel suo cassetto quello che il Comune stesso aveva fatto redigere pagando profumatamente uno studio specializzato all’indomani della famosa delibera del 23 aprile 2008 che sanciva l’intenzione (poichè era un obbligo previsto per legge nazionale) di privatizzare il CTGS.

"Allo stesso modo - prosegue la nota - pare strano che il presidente Miconi cita il fatto che la proposta di project financing sia stata attentamente analizzata ma poi non riferisce il risultato di tale analisi, e come mai non sia scaturita nessuna osservazione alla ATI proponente visto che comunque questa non sarebbe stata necessariamente l’aggiucataria dell’eventuale bando proprio perchè si sarebbe trattato di bando pubblico ad evidenza Europea. Il Comune cioè avrebbe potuto, anche nell’ultimo giorno utile, osservare gli aspetti da adeguare alle esigenze del territorio o avrebbe potuto addirittura prolungare il termine di scadenza della proposta del 30 giugno con semplice comunicazione che preannunciasse valutazioni più approfondite. Perchè tutto ciò non è avvenuto?" domanda l'associazione.

"In merito alla manutenzione della funivia - spiega ancora la nota - sarà da analizzare attentamente a quale ora e minuto della notte di venerdì siano arrivate le integrazioni della ditta aggiudicataria dei lavori visto che sulla stampa il giorno successivo alla scadenza veniva riportata la notizia che non era giunto riscontro in merito. Ad ogni buon conto nella ardua speranza degli operatori di poter lavorare questo inverno ci chiediamo a che giorno si arriva se si iniziano a contare i 150 giorni (miracolo della tecnica e della comunicazione visto che lo stesso Miconi in una riunione verbalizzata ci aveva parlato di non meno di 240 giorni), dalla idilliaca data del 1 settembre? Ad Assergi, dove il fuso orario è lo stesso che nel resto d’Italia, 1 settembre 2010 + 150 giorni fa 1 febbraio 2011".

"Se Miconi c’è mai stato sa molto bene che a Campo Imperatore fare lavori da novembre a febbraio è alquanto difficoltoso. Che il Gran Sasso è uno solo l’unico a non essersene accorto è proprio il presidente Miconi che continua a ragionare sul collegamento di comprensori che non sono fisicamente collegabili mettendo in un unico calderone (chissà perché) Campo Felice, Ovindoli e Grotte di Stiffe per il cui collegamento evidentemente si deve esulare necessariamente dal concetto di sport invernali ed andare forse in altri ambiti. La Gransasso360 invece (che si chiama così proprio perchè intende il Gran Sasso UNO e a 360 gradi) - si aggiunge ancora nella nota - ha stipulato nel novembre 2009 con i colleghi albergatori di Prati di Tivo, un protocollo d’intesa che prevede azioni coordinate per marketing turistico, pacchetti, progetti e rappresentanza unitaria i cui frutti saranno ben presto evidenti anche ai più distratti".


"Sembrerà poco a qualcuno che la Gransasso360 rappresenta tutte (e non sono 4) le strutture ricettive di Fonte Cerreto e Assergi e qualcuna anche più lontana, nonchè operatori della ristorazione e dei servizi.Sbalordirà il fatto che centinaia di persone stanno partecipando alla raccolta di firme a seguito della nostra manifestazione del 14 agosto scorso dalla quale Miconi per ora,è l’unico aquilano a dissociarsi. Come si capisce facilmente quello che distingue i due versanti del Gran Sasso a questo punto è proprio la differenza di dinamiche di sviluppo. Ad esempio l’inverno scorso a Prati di Tivo si è inaugurato un nuovo impianto (che in questi giorni, d’estate, conta 1000 passaggi al giorno) realizzato in 6 mesi, esattamente un mese in meno del tempo che è stato necessario da questa parte del Gran Sasso a scrivere il bando per la manutenzione".

"Infine, purtroppo - conclude la nota - non possiamo non rilevare che il presidente Miconi mente sapendo di mentire quando dice che iI presidente Museo (Co-fondatore nel 1993 della scuola nazionale di sci Alto Sangro-Roccaraso che ha ospitato tanti maestri di sci aquilani, delegato regionale al Collegio Nazionale Maestri di Sci, Docente per la Regione Abruzzo per i corsi di formazione professionale per maestri di sci, Presidente della Gransasso360 - nonché avvocato cassazionista-) 'non si è mai presentato'. Miconi infatti, temendo chissà cosa, ha fatto cadere sistematicamente nel vuoto tutte le richieste di incontro e di confronto fattegli pervenire con vari mezzi dall’autuno 2009 fino al telegramma allegato (anche in questo caso rimasto lettera morta) del 7 novembre 2010. Neanche proposte successive, con tanto di programma di lavoro qui allegato, hanno potuto smuovere l’interesse del presidente Miconi verso la Gransasso360 e il presidente Museo che ora vuol far credere di non conoscere".



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