Il cda del Parco Gran Sasso conferma conferma il si al progetto

 

 

 

 

Il Parco Gran Sasso-Laga ha messo nero su bianco la sua posizione rispetto alla nuova seggiovia delle Fontari. Nella lettera inviata al ministero dell’Ambiente, che ha sospeso il progetto, il consiglio direttivo dell’ente ha ribadito il parere favorevole all’opera, ritenuta di interesse pubblico, raccogliendo però le indicazioni ministeriali e chiedendo al proprio ufficio tecnico di “riprendere e allargare” l’istruttoria bocciata. Oggi pomeriggio, intanto, su iniziativa del sindaco Massimo Cialente e del vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, si terrà l’assemblea pubblica chiamata a dare risposte sul futuro del Gran Sasso. Il sindaco ha più volte dichiarato che senza il nuovo impianto di risalita salterebbe la nuova stagione invernale. A giorni, poi, dovrebbe essere emanato il bando, predisposto da Invitalia, per la privatizzazione del Centro turistico del Gran Sasso, degli impianti e di tutte le infrastrutture ricettive. E ci sono 40 milioni di euro per realizzare il Piano d’area e per la sostituzione delle vecchie strutture, compresa la ormai obsoleta seggiovia delle Fontari. Un progetto a cui è pero contrario il fronte ambientalista, che ancora non ottiene Via (valutazione impatto ambientale) e Vinca (valutazione incidenza ambientale) e contro il quale ha sollevato paletti un dirigente del ministero dell’Ambiente, «anche se il ministro Gian Luca Galletti non ne sa nulla», ha sottolineato Cialente. Il presidente del Parco Arturo Diaconale, in virtù di una proroga tecnica alla sua nomina ormai scaduta, ha riunito ieri il consiglio direttivo, per replicare in maniera ufficiale al ministero: «Nella nostra lettera», ha spiegato Diaconale, «abbiamo riconfermato la delibera con cui si dà il via libera all’opera, prendendo comunque atto delle indicazioni arrivate da Roma e chiedendo quindi all’ufficio tecnico di riprendere e allargare la propria istruttoria negativa, valutando se c’è la possibilità di introdurre misure compensative, come ad esempio l’interesse pubblico dell’intervento programmato. Inoltre, è stato attivato un tavolo permanente con il Comune, che potrebbe continuare ad approfondire questa problematica, cercando un punto di convergenza», ha concluso Diaconale, «per uscire dalle sabbie mobili». All’assemblea pubblica voluta da Comune e Regione, in programma oggi alle 17.30 all’auditorium del parco del castello, sono stati invitati i cittadini del comprensorio montano del Gran Sasso, in particolare i sindaci, il Parco, il Cai, i rappresentanti degli usi civici, le associazioni, i sindacati, la Camera di commercio, le associazioni datoriali, tutti gli operatori del settore turistico e del mondo delle attività sportive e ricreative della montagna.
- da Il Centro -


 



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