Paganica intitola una piazza all’ostetrica medaglia d’oro

 

 

 

 

Ieri, a Paganica, alla presenza del sindaco Massimo Cialente, dell’arcivescovo emerito Giuseppe Molinari, dei parenti, dei volontari del Vas e dei rappresentanti del collegio di Ostetricia, lo slargo davanti alla sede polifunzionale degli alpini è stato intitolato a Maria Pacifici, ostetrica di origine paganichese premiata nel 1961 con diploma e medaglia d’oro per la sua incessante attività «in condizioni spesso difficili per l’ambiente, le calamità e gli eventi bellici». Nel disastroso terremoto della Marsica Maria Pacifici salvò la vita a due bimbi facendoli nascere nonostante la loro madre fosse morta sotto le macerie. A Maria Pacifici, il prossimo 26 settembre, verrà intitolata una strada anche a Lecce nei Marsi, cittadina in cui la donna ha operato per decine di anni. Assente per motivi familiari Gianni Letta. La figura di Maria Pacifici è stata ricordata da Alessandro Valletta, uno dei nipoti, dal sindaco Cialente e poi da Giovanbattista Pitoni, autore dell’antologia sul terremoto della Marsica e presidente dell’Istituzione per il centenario del terremoto. L’arcivescovo emerito Giuseppe Molinari, prima di benedire la targa, ha ricordato che «la storia vera è fatta dagli umili. Papa Francesco lo ha ricordato nel suo ultimo viaggio. Rileggete Silone», è stata l'esortazione di Molinari, «la storia la fanno le persone che lavorano ogni giorno vicino a chi è in difficoltà». Alla cerimonia hanno poi preso la parola, tra gli altri, Maria Grazia Minisgallo, presidente del collegio Ostetriche della provincia dell’Aquila, Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale Fidas (federazione italiana associazione donatori di sangue), Raffaele Alloggia, Vittoria Rossi nipote di Maria Pacifici e figlia di Augusto Rossi, lo storico barbiere di Paganica, morto nel 2010 all’età di 103 anni, che proprio ad Alloggia aveva raccontato la storia della nonna ostetrica. Ultimo intervento, quello del presidente Vas di Paganica, Lorenzo Iovenitti, il quale ha ricordato che proprio in questi giorni a Paganica si celebra la festa del donatore. La figura di Maria Pacifici (in realtà il cognome avrebbe dovuto essere Pacifico, ma alla nascita ci fu un errore di trascrizione all’anagrafe) è tornata agli onori della cronaca in occasione del centenario del disastroso terremoto della Marsica del 1915. La storia dell’ostetrica che in mezzo alle macerie di Lecce nei Marsi aveva fatto nascere due gemellini, era stata raccontata a Raffaele Alloggia da Rossi. Sua madre Maria, rimasta vedova a 26 anni, per poter portare avanti la famiglia aveva chiesto di lavorare come ostetrica e le fu offerto il posto nel comune di Lecce nei Marsi, una vera missione considerata la lontananza del paese da Paganica. Il 13 gennaio del 1915, alla famiglia rimasta nella frazione aquilana, dove la scossa aveva fatto alcune vittime, arrivò presto la notizia della distruzione di moltissimi paesi marsicani. Maria Pacifici a Lecce nei Marsi, nelle prime ore dopo il sisma, si imbatté in una donna che conosceva bene perché incinta al nono mese. La donna era morta assieme a suo marito sotto le macerie, ma portava ancora in grembo i due gemelli che l’ostetrica riuscì a far nascere.
- da Il Centro
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