RIPARATA UNA GROSSA BUCA NELLA CAPPELLA DELL’ACQUA DI SAN FRANCO

 

 

 

Una grossa buca si era creata sul lato destro della cappella dell’Acqua di San Franco, durante il periodo invernale. Alcune pietre si erano staccate dal muro portante e rischiavano di compromettere la stabilità della struttura. Grazie all’intervento di alcuni componenti del comitato feste (Gino Di Gregorio, Enzo Giusti e Angelo Giusti) con la collaborazione di Enrico Barbabella, ieri il danno è stato riparato.  Secondo la leggenda l’acqua venne fatta scaturire dal monaco eremita nel secolo XIII; egli aveva scelto le grotte del versante occidentale del Gran Sasso quale luogo del suo ritiro ascetico, come testimonia ancora il nome di monte San Franco.

Le leggende popolari legano le sue gesta alle vicende del mondo agricolo e dei pastori, e parlano di montoni resuscitati e lupi ammansiti, ma più di tutto della sua capacità di far scaturire acqua sorgiva dalla roccia, elemento indispensabile alla sopravvivenza del bestiame e dei pastori stessi. Il 13 giugno, tantissimi pellegrini affrontano il pendio della montagna per raggiungere la sorgente e bagnarsi con quell’acqua ritenuta taumaturgica , in grado di guarire malattie. I pellegrini riempiono bottiglie e taniche per riportare a casa l’acqua miracolosa in caso di necessità futura o come dono per amici e parenti che non hanno potuto prendere parte al pellegrinaggio.



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