Incendio doloso a Capestrano, case minacciate dal fuoco

 

 

 

«Se avesse iniziato a piovere un paio di ore prima, quei ragazzi laggiù si sarebbero risparmiati un sacco di lavoro». Questo è stato il commento amaro di uno dei residenti della zona alta di Capestrano quando dal cielo sono iniziate a cadere le prime gocce di pioggia di pioggia. Un vero e proprio acquazzone che si è scatenato poco dopo le 17 e che ha aiutato a debellare l'incendio doloso che da alcune ore stava distruggendo il bosco a sud di Capestrano, arrivando fin quasi a lambire le case. Quando si è scatenato l'acquazzone i vigili del fuoco, neri di fuliggine, erano appena andati via dopo aver lottato per arginare le fiamme che rischiavano di arrivare alle case poste nella zona alta del paese, proprio dietro l'edificio della scuola media ed elementare, riuscendo a fare in modo che l'incendio rimanesse a circa 200 metri di distanza. A monte, nel folto del bosco rimasto integro perché solo sfiorato dal grande incendio del 2007, altre squadre dei vigili del fuoco, gruppi di protezione civile e forestale non hanno potuto fare altro che cercare riparo nei mezzi, mentre dal cielo l'intervento aereo faceva una pausa. Per tutto il pomeriggio, infatti, due Canadair dei vigili del fuoco hanno fatto la spola tra Capestrano e il lago di Campotosto, volando fra le strette valli sotto al monte della Portella, per scaricare acqua nella zona impervia dell'incendio prelevata poco prima del lago. A sostenere l’attività degli gli aerei anche un elicottero dei vigili del fuoco, che ha continuato a fare la spola tra la zona dell'incendio e il sottostante laghetto di Capodacqua. Il timore era che l'incendio potesse avvicinarsi alle case, e anche che potesse ripetersi la catastrofe del 2007, quando una serie di incendi aveva letteralmente distrutto la maggior parte della vegetazione della zona tra Capestrano, Collepietro e Navelli. Oggi a distanza di alcuni anni, la natura sta riprendendo il sopravvento e le colline sono tornate di nuovo verdi, specie nella zona di Navelli, e una nuova la vegetazione ha preso il posto dei tronconi dei pini bruciati 8 anni fa. E ancora oggi, nel vedere i Canadair volare a filo della montagna, in molti hanno ricordato quel 23 luglio del 2007 quando un velivolo impegnato nello spegnimento tra Capestrano e Acciano precipitò proprio a pochi chilometri di distanza dall'incendio di ieri, causando la morte del pilota, Andrea Golfera e il ferimento del copilota Daniele Ret. Complessivamente sono andati in fumo 15 ettari di bosco ma è stato salvato un oliveto I pompieri sono intervenuti con una decina di uomini e quattro mezzi. Nei giorni scorsi un grosso incendio è stato domato a San Marco di Preturo.
- da Il Centro -
 



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