Case inagibili, niente Tasi: c’è il contributo dello Stato

 

 

 

 

I nuovi fondi destinati dal governo al Comune dell’Aquila sono già stati inseriti all’interno del bilancio di previsione, che ieri ha avuto il via libera della commissione e che il 24 agosto approderà in consiglio comunale. Tra i 71 milioni per la ricostruzione, sbloccati dal Cipe e annunciati dal sottosegretario Paola De Micheli, c’è un contributo di 24,5 milioni per assicurare l’equilibrio e la stabilità finanziaria dell’ente, l’abbattimento del 50% del fondo di solidarietà (da 6,2 a 3,1 milioni) e 500mila euro che andranno a coprire l’esenzione dalla Tasi, anche nel 2015, ai proprietari di case ancora inagibili. «Si tratta di contributi straordinari di cui eravamo già a conoscenza», spiega l’assessore al Bilancio Lelio De Santis, «che ci sono stati riconosciuti dal governo grazie alla battaglia intrapresa con il sindaco Massimo Cialente. Per questo, sono risorse già calate nello strumento di programmazione finanziaria, che ci hanno permesso di chiudere finalmente la proposta di bilancio annuale e pluriennale, che è stata approvata dall’apposita commissione senza contrasti e che dovrà essere oggetto di discussione nella prossima seduta del consiglio comunale del 24 agosto». L’approvazione del bilancio di previsione si annuncia terreno di scontro tra maggioranza e opposizione: «In commissione non sono stati presentanti emendamenti», aggiunge De Santis, «ma ci sono altri giorni a disposizione, prima dell’approdo in aula del provvedimento. Mi auguro che su questo strumento finanziario si apra un confronto serio e proficuo, entrando nel merito delle misure individuate. È un bilancio che, a mio avviso, non solo programma, ma migliora anche i servizi offerti ai cittadini. Sarà comunque difficile confutare le scelte che sono state fatte». Il bilancio comunale, dunque, si regge anche sui fondi erogati dallo Stato per garantire la ricostruzione e la ripresa economica del cratere sismico. «Inizialmente», sottolinea l’assessore, «il contributo per coprire i maggiori costi e le minori entrate conseguenti al sisma era stato decurtato, rispetto al 2014, di circa 7 milioni, che siamo riusciti a recuperare, riportando la somma a 24,5 milioni. In merito al fondo di solidarietà, con l’abbattimento del 50% del dovuto diamo allo Stato 3,1 milioni invece di 6,2». Risolto anche il problema della Tasi per le case inagibili, visto che a decorrere dal 2015 è stato inserito un contributo di 500mila euro, che copre le minori entrate: «Il provvedimento richiesto per l’esenzione dal pagamento della Tasi, riferita alle abitazioni inagibili, era già passato dopo una forte pressione sul governo. Ora», conclude De Santis, «abbiamo finalmente anche la copertura finanziaria».

 



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