Politica in lutto per la morte dell'ex vicesindaco Stefano Vittorini, il ricordo degli amici

Colpito da un'emorragia cerebrale quattro giorni fa, Stefano Vittorini è morto questa mattina all'Aquila, all'ospedale S. Salvatore, dove era ricoverato.

Una vita trascorsa in politica, prima da militante del Msi, poi nelle fila di vari partiti di centrodestra - An, Forza Italia, Cdu, Udc - Vittorini fu, durante i due mandati Tempesta, anche assessore, vice sindaco e presidente del consiglio comunale.

Già quattro giorni fa, al momento del ricovero, le sue condizioni erano apparse disperate. L'emorragia che lo aveva colpito era stata giudicata dai medici inoperabile e non trattabile nemmeno con terapie farmacologiche.

Vittorini, titolare anche di una ditta di infissi e finestre, lascia una moglie, Angela, e tre figli.
IL RICORDO DEI POLITICI
 "Esprimo il dolore personale e del gruppo consiliare di Forza Italia per la scomparsa dell'amico Stefano Vittorini".

Così il capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale dell'Aquila Guido Quintino Liris.

"Di Stefano non dimenticheremo mai la passione politica e amministrativa, la grinta, l'effervescenza e la genuinità che lo hanno reso per anni uno dei punti di riferimento del territorio aquilano - scrive - Esprimiamo le condoglianze più vere e sentite ai familiari, promettendo loro di conservare e di portare avanti il ricordo di Stefano in ogni azione politica e amministrativa cui saremo chiamati. Ad un grande uomo il nostro addio! Ciao Stefano".

 “Ho condiviso con lui quarant’anni di vita e di passione politica, si da quando da giovanissimi militavamo nel Movimento sociale italiano ed è sempre rimasto un giovane brillante, generoso e altruista”.

Lo ricorda così, l’ex sindaco dell’Aquila Biagio Tempesta, il suo amico di una vita Stefano Vittorini, morto oggi all’età di sessant’anni, a causa di un emorragia cerebrale nel reparto di Rianimazione dell'ospedale San Salvatore,

Un'amicizia che poi è diventata anche stretto rapporto istituzionale.

Vittorini nelle elezioni comunali vinte dalla coalizione di centro destra di Tempesta nel 1998, fu il candidato più votato, ricoprendo negli anni la carica di presidente del Consiglio comunale, assessore e anche vice sindaco.

"Nonostante il suo essere persona di parte – ricorda Tempesta – e il suo carattere fumantino  e spigoloso, è stato un egregio presidente del Consiglio, rispettoso dell’opposizione, puntuale ed efficiente, ed è stato  più volte l’uomo della mediazione e del dialogo".

Commosso anche il ricordo di Luigi D’Eramo, consigliere comunale di L'Aquila Città Aperta, anche lui esponente politico di spicco della destra aquilana.

"Stefano Vittorini è stato la figura più rappresentativa della Destra sociale aquilana, e con lui scompare un vero difensore delle istanze dell'Aquila e degli aquilani più in difficoltà. Una perdita grave per tutti, soprattutto in un momento in cui ci sono sempre meno personaggi politici di spessore. Se ne va via l'uomoche era capace di dare un contributo più alto e maggiore rispetto all'azione politica amministrativa odierna."

"Scompare anche un amico di famiglia – aggiunge D’Eramo -  di mio padre e di mio nonno oltre che mio. Un'amicizia non solo politica sedimentata negli anni".



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