Emendamento sullo sviluppo del Gran Sasso determina la crisi al Comune, rimosso Giancarlo Vicini

 

 

 

 "C'è un problema serio in seno alla maggioranza rispetto ai progetti strategici, lo sviluppo del Gran Sasso è centrale, non si può tornare indietro, se non ci sarà condivisione chiara, meglio tornare a votare". Così il sindaco Massimo Cialente, ufficializza la crisi politica nel centrosinistra in Comune. Cialente si riferisce al voto sul bilancio col voto contrario di Sel su un emendamento "che avrebbe bocciato l'intero progetto Fontari per il quale ci sono 40 milioni del governo".

Alla fine il Consiglio comunale dell'Aquila, iniziato ieri mattina, è proseguito per tutta la notte, per esaminare e approvare gli oltre 300 emendamenti presentati dalle opposizioni sul testo del bilancio di previsione 2015.

Come prevedibile, la seduta è stata molto tesa, e ha riservato sorprese soprattutto interne alla maggioranza, con il sindaco Massimo Cialente che ha rischiato di ritrovarsi sotto su un tema importante come il Gran Sasso e ha aperto, all'alba, alla crisi della sua maggioranza, rimuovendo l'assessore alle Attività produttive Giancarlo Vicini.

Momenti di tensione sono stati raggiunti soprattutto in relazione all'emendamento numero 30, che a mezzanotte e mezza ancora non era stato votato. Il testo, presentato dal consigliere di maggioranza Enrico Perilli (Prc), prevedeva lo stralcio dei lavori degli impianti di Montecristo - sul Gran Sasso - dal piano triennale delle Opere pubbliche.




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