Perdonanza, oggi il corteo della Bolla e l'apertura Porta Santa

 

 

 

La Porta Santa della basilica di Collemaggio, simbolo del Giubileo aquilano, tornerà ad aprirsi stasera. Il rito di apertura, affidato quest’anno al cardinale Beniamino Stella, si svolgerà come di consueto al tramonto, al termine della sfilata del corteo storico che fin dalle prime ore del pomeriggio attraverserà il centro della città.

Il Corteo con in testa il gonfalone della città dell’Aquila, partirà alle 16 da Palazzo Fibbioni verso Collemaggio, lungo il tradizionale percorso: corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo, corso Federico II, viale Crispi e viale Collemaggio. In testa al corteo civile il gonfalone della città, scortato da tre agenti di polizia municipale in alta uniforme; il vicesindaco Nicola Trifuoggi, il capo di gabinetto Mauro Marchetti, il segretario generale Carlo Pirozzolo e i dirigenti comunali. Seguirà il gonfalone della Provincia con il presidente Antonio De Crescentiis e i consiglieri provinciali. Sfilerà anche il vicesindaco di Lampedusa Damiano Sferlazzo. Al termine del corteo civile, si avvierà da San Bernardino il corteo storico con in testa il sindaco, seguito da oltre 800 figuranti. Protagonista della sfilata sarà Roxana Alejandra Oliveros Garcia, trent’anni, nata a Caracas, capitale del Venezuela, dama della Bolla. Il documento originale, dentro una teca nel 1997, in occasione del suo restauro, si trova attualmente esposto all’Expo di Milano nel Padiglione Italia, area Eataly, dove resterà fino al 31 ottobre, all’interno della mostra “Il Tesoro d’Italia” curata da Vittorio Sgarbi. Il Giovin signore, coprotagonista del corteo insieme alla dama, è invece Mirko Schiavone, un ventunenne aquilano allievo della scuola sottufficiali della Guardia di Finanza, che porterà il ramo d’ulivo del Getsemani con il quale il cardinale Beniamino Stella ordinerà l’apertura della Porta Santa, toccandola tre volte. Sia la teca contenente la Bolla del 1294 sia l’astuccio che l’ha conservata per secoli sia il ramo d’ulivo sono usciti miracolosamente illesi dai crolli che ha subìto Palazzo Margherita (sede storica del Comune in piazza Palazzo) in seguito al terremoto del 6 aprile 2009. Il sacro documento e gli altri preziosi oggetti del Perdono celestiniano, fino a quella data, erano conservati infatti nella cappella della Torre civica. Elisa Piccirilli, studentessa 18enne del liceo di Scienze Umane, dama della Croce, indosserà un gioiello realizzato dall’artista aquilana Laura Caliendo e che lo stesso Cardinale porterà nel momento più solenne della Perdonanza. Il corteo storico scorterà le dame e il Giovin signore fino al loro arrivo al prato della basilica di Collemaggio, previsto per le 17,45. Il sindaco Massimo Cialente riceverà dalle mani della dama il contenitore dov’è custodita copia della Bolla del Perdono, tradotta dallo storico aquilano Alessandro Clementi e, salito sul palco antistante la basilica, ne darà lettura ufficiale. Al termine della lettura, il cardinale Stella celebrerà la messa di apertura della 721ª Perdonanza Celestiniana. Poi, con tre colpi del ramo d’ulivo del Getsemani, darà inizio alla lunga notte di riconciliazione e perdono che Papa Celestino V volle donare al popolo aquilano e alla cristianità intera: sarà possibile infatti ottenere l’indulgenza fino ai vespri di domani, quando i battenti saranno chiusi, al termine della messa celebrata dall’arcivescovo metropolita Giuseppe Petrocchi. Anche per quest’anno la basilica sarà inagibile e i fedeli dovranno accontentarsi di entrare e uscire dalla porta del Perdono in un brevissimo percorso di pochi metri, come nelle ultime due edizioni della Perdonanza. La teca contenente le spoglie di San Celestino V, precedentemente trasportata sul luogo della cerimonia, sarà posta sul palco all’esterno per l’adorazione da parte dei fedeli.

 



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