D’Alfonso ha chiesto aiuto a Renzi per completare la statale L'Aquila-Pescara a quattro corsie

Quattro corsie dall'Aquila a Pescara - una Highway 1 in miniatura - per ridurre i tempi di percorrenza anche sotto i 55 minuti perché «Il grado di civiltà di un territorio», per dirla con le parole del governatore Luciano D'Alfonso, «si basa anche sulla velocità dei collegamenti dall'interno alla costa». Dietro la proposta del presidente della Regione, sottoposta al premier Matteo Renzi, non c'è solo un progetto infrastrutturale destinato a far parlare, ma un'istanza elaborata a inizio anno dal consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci. E' proprio il giovane consigliere aquilano a tirare fuori la metafora dell'Higway 1, ripercorrendo con la mente un suo viaggio in California da Los Angeles a San Francisco. Tornando sulla terra, Pietrucci tira fuori date e cifre contenuti nelle premesse della risoluzione. GLI INTERVENTI. L'arteria di collegamento, la Statale 17, si snoda per 130 chilometri da un capoluogo all'altro. Il tratto di gestione dell'Anas compreso tra San Pio delle Camere e Bussi, è interessato in alcuni punti di un volume di picco pari a 9.000 veicoli al giorno, con una presenza oraria di 1.700 mezzi nelle ore di punta. Proprio su questo tratto di strada, quello meno agevole, si concentrerebbe la parte principale degli interventi, volti al raddoppio dell'asse stradale. «La risoluzione è stata votata all'unanimità a febbraio durante un consiglio regionale tenuto a Pescara», ricorda il consigliere. «La vera rivoluzione è avvicinare L'Aquila e Pescara, magari renderle distanti solo 50 minuti. Di fatto», aggiunge, «siamo collegati bene con Teramo, Avezzano e Roma anche grazie ai lavori sul tratto urbano dell'A24, manca un investimento verso la costa pescarese». LE RISORSE. La sfida è anche quella di trovare i fondi, per i quali D'Alfonso è andato a bussare a casa Renzi: si parla di un investimento di 2 milioni di euro a chilometro e dall'Aquila a Bussi di chilometri ce ne sono 57 e, quindi, la spesa da considerare è di 180 milioni. La risposta del premier è stata positiva: «Renzi ci ha garantito che avrebbe attivato un impegno da parte di Anas, verificando progettualità e copertura finanziaria». Del resto, con il ribasso d'asta le somme da impiegare sono anche di meno perché una parte è già statastanziata per la Variante sud e un'altra è stata già realizzata (Navelli-San Pio), anche se gli interventi sono lacunosi e ci sono le rotatorie che fanno ritardare molto, come rileva il sindaco di Caporciano, Berardino Di Vincenzo: «La rimodifica delle rotatorie è un fatto necessario, è importante a tal proposito perseguire un'unica strategia regionale in cui tutti i comuni devono inserirsi senza lasciarsi risucchiare dai campanilismi. A proposito della Variante sud, quella che collega la frazione di Bazzano con quella di San Gregorio, presto ci sarà una riunione anche con i sindaci dei comuni limitrofi. Per il resto, l'altra idea è quella di investire su uno “shunt” ferroviario diretto tra L'Aquila e Pescara che consenta di evitare il cambio a Sulmona». Anche in questo caso, il percorso in treno tra i due capoluoghi sarebbe di 50 minuti. Le trattative sarebbero già in corso fra Trenitalia e la Regione Abruzzo. «La razionalizzazione dei costi e dei servizi sanitari o infrastrutturali come gli aeroporti, d'altra parte, non possono prescindere dalla riduzione dei tempi di percorrenza da una città e un territorio agli altri». LE REAZIONI. Associazioni di categoria e sindaci vedono con entusiasmo il progetto ma avvertono: attenzione all'impatto ambientale, aspetto rimarcato anche dal presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis. «La competitività di un sistema si basa non solo sulla forza delle singole imprese, ma anche dalla capacità di mettere in comunicazione tutti gli elementi che ne fanno parte». Questa la valutazione del direttore regionale di Confcommercio, Celso Cioni, il quale giudica fondamentale un asse di collegamento veloce dalla costa all'entroterra. «Una proposta che andrebbe molto bene anche su rotaia». Più cauti i sindaci della piana di Navelli, la cui area per anni è stata interessata da lavori per il potenziamento della Ss 17, lavori costosi e lunghi, con disagi alla circolazione spalmati tra la fine degli anni Novanta e l'inizio degli anni Duemila. «Ho fatto per 21 anni il pendolare con Pescara», valuta il sindaco di Navelli, Paolo Federico, «non posso che essere contento di questi interventi, ma bisogna fare attenzione a come agire perché l'impatto ambientale non è un problema secondario. Oltre alle infrastrutture a ridosso di Bussi, bisogna proseguire sulla tratta da Navelli a Barisciano». E proprio il primo cittadino di Barisciano, Francesco Di Paolo, giudica importante «terminare la Variante sud, con i collegamenti in uscita dal capoluogo».

- da Il Centro -

 



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