Stasera Jazz club trio in attesa della scorpacciata di domenica

In attesa della scorpacciata di domenica, con il gotha del jazz a scaldare i vicoli del centro storico, in piazza Chiarino è stato allestito un palco che vedrà in scena una serie di concerti, a scandire i giorni da qui al 6 settembre. La kermesse è partita con Jazz Blue Train (special guest Cesidio Gualtieri alla chitarra): Rosanna Di Lisio voce, Massimo Domenicano al piano, Giorgio Milani al sax, Paolo Fradiani al contrabbasso e Mauro Agostini alla batteria.

 Stasera Jazz club trio

Il repertorio del Jazz Club Trio è composto di un centinaio di pezzi.

Quello che propongomo è essenzialmente un jazz caldo, conosciuto e alla portata di tutti.

Brani di Louis Armostrong come Cheek To Cheek, Hello Dolly, All Of Me, What A Wonderful World, Mi Va Di Cantare, Mack The Knife ecc..

Sempre nell’ambito del jazz suonano pezzi molto noti come Autumn Leaves, A Night In Tunisia, As Time Goes By (Casablanca), Black Orpheus, Lullaby Of Birdland, Estate (Bruno Martino), Sophisticated Lady, Satin Doll, A Foggy Day, All The Things You Are, Body And Soul, Ceora, Coimbra, Dizzy Fingers (Il Pianista sull’Oceano), Reflection, We Three, Halerm Nocturne, Isn’t She Lovely, Aint' Misbehavin', It’s Only A Paper Moon, Misty, No Moon At All, Smoke Gets In Your Eyes, Take The A Train, Unforgettable ecc.

Alcuni di questi brani sono stati usati come colonne sonore di film o come jingle pubblicitari e quindi sono abbastanza noti.

Per le orecchie più raffinate pezzi quali All Blues di Miles Davis, Interplay di Bill Evans, My Favorite Thingse Soul Eyesdi John Coltrane, My Funny Valentine (l’interpretazione più famosa è di Chet Baker), Alone Together (interpretazione Oscar Peterson), Cantaloupe Island di Herbie Hancock, Dear Old Stockholm,‘Round Midnight di Thelonius Monk, Softly, As In A Morning Sunrise (Oscar Hammerstein), Take Five di Dave Brubeck ecc.

La seconda parte del  repertorio comprende la bossa nova.

Musiche molto famose come Blue Bossa, Blue Moon, La Ragazza Di Ipanema, Corcovado, Desafinado, No More Blues ecc.; anche qualcosa di Chico Buarque come Que Sarà. Altri molto noti come Besame Mucho, Insensatez, Libertango, Samba De Una Nota ecc. rientrano nell’ambito della Samba/Bossa.

Paolo Evangelista: Contrabasso
Leonardo Cappelli: Pianoforte
Gino Mancini: Batteria


LEONARDO CAPPELLI
Pianista e tastierista, si diploma presso il conservatorio "A. Casella" dell'Aquila nel 1981 sotto la guida del prof. Sergio Calligaris. Svolge una intensa attività concertistica nel campo della musica classica fin dal diploma con associazioni musicali regionali ed extra. Nel 1984 lavora come pianista nelle tournée teatrali della compagnia di Luigi Proietti in tutto il territorio nazionale ed in Europa. Pur d’impostazione classica, coltiva la passione per lo swing e si accosta allo studio delle espressioni jazzistiche fin dai suoi primi approcci al pianoforte, suonando in diversi locali abruzzesi e della capitale, con formazioni di jazz, bossanova… Si esibisce con successo nei pianobar anche grazie alla sua naturale predisposizione al contatto diretto con il pubblico. Fa parte della Sorrentino Jazz Band fin dal suo esordio e per oltre dieci anni.

PAOLO EVANGELISTA
Di professione medico, inizia a suonare il basso elettrico a sedici anni. Fa parte di vari gruppi musicali rock dell'epoca, ma rimane a lungo nel gruppo I Pronipoti. Trasferitosi a Roma per motivi di studio nel 1975, partecipa a concerti estemporanei con musicisti di strada e con gruppi eterogenei della capitale. Il vero salto di qualità lo compie nel 2004 grazie all'incontro con il maestro Dante Sorrentino con cui inizia lo studio dell'armonia. Il felice incontro con il maestro Marco Di Natale gli consente il passaggio, da sempre desiderato, al suo strumento preferito: il contrabbasso. Partecipa alla Dante Sorrentino Jazz Band fin dal suo esordio nel 2004, ma grazie alla scuola di musica Area Sonora aderisce contemporaneamente ad altri gruppi jazzistici, anche in jam session. Fonda il Jazz Club Trio come ambiente ideale per l’improvvisazione e come superamento della sola esecuzione.

GINO MANCINI
Appassionato di batteria da giovanissimo, mostra grande intuito e capacità ritmiche che lo portano a suonare in vari gruppi rock negli anni settanta. Fra i principali fondatori del gruppo Gli Antenati, formazione molto nota dell’epoca, suona in moltissimi concerti in tutta Italia partecipando alle tournée del gruppo. Incide alcuni dischi negli anni ottanta. Esprime tutta la sua passione per il blues con i gruppi Akab e Blueseven con i quali suona per svariati anni. Incontra il jazz, e lo suona in modo impeccabile, per la prima volta con il Jazz Club Trio.


 



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