L'Aquila: Scompare il Centro Storico

Immaginare L’Aquila senza il Centro Storico, come una città temporanea, per almeno qualche anno, del tutto nuova, scostata dal centro storico che era il suo volto e la sua identità. Nessuno può negare o nascondere che, comunque, sarà così. E neppure il sindaco, Massimo Cialente, che ha detto in Consiglio Comunale: ”Da qui ai prossimi tre anni dobbiamo impegnarci a creare una città ‘temporanea’. Tabaccai, edicole, negozi, tutte le attivita’ commerciali a cui eravamo abituati dovranno essere allestite in fretta in strutture provvisorie” ha annunciato emozionato e amareggiato Cialente, presente il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Il primo cittadino si e’ anche soffermato sulla situazione dell’Universita’: ”Avevamo 200 aule disponibili prima del sisma - ha detto -: ora ne dobbiamo rimettere in piedi almeno 70. Contestualmente stiamo lavorando per installare mille casette di legno dove ospitare gli studenti iscritti per il prossimo anno accademico nella speranza di poter contare, come promesso dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, sull’assenza di tasse”. Il sindaco ha inoltre annunciato che il 14 maggio ci sara’ una visita del commissario europeo per le politiche regionali: per verificare la possibilita’ di un ritorno dell’Abruzzo nell’Obiettivo 1. La seduta del Consiglio comunale si e’ svolta nella sede della Carispaq di via Strinella, presenti i rappresentanti di associazioni di categoria e di comitati spontanei. Pian piano, la città comincia a prendere coscienza della sua nuova identità stravolta, benchè non si possa dire che la gente sia rassegnata. Provata sicuramente sì, ma fermamente decisa a non cedere, a non arrendersi. Una forza morale che gli aquilani forse non sapevano di possedere. Il terremoto li ha devastati e posti brutalmente di fronte ad una nuova realtà, amara, non preventivabile neppure nelle peggiori previsioni dei pessimisti.

Proseguono le attività della squadra di rocciatori disgaggiatori per la messa in sicurezza di una parete rocciosa sulla strada statale 17 bis, nel tratto Paganica Assergi, in prossimità del Santuario della Madonna d'Appari. La strada al momento resta chiusa, con notevoli disagi da parte della popolazione di Assergi e Camarda.

Dubbi e polemiche sui fondi promessi dal premier Berlusconi per la ricostruzione delle aree terremotate. Nel mirino il decreto di Governo che stanzia sulla carta: 8 milardi di euro, 1,5 per l’emergenza e 6,5 per la ricostruzione dell’Aquila. Fondi che ad una attenta lettura del documento appaiono pochi rispetto alle attese di chi ha perso la casa e il lavoro, ma anche incerti nelle modalità di erogazione e nell’ammontare reale della cifra. Il centrosinistra contesta i fondi ma anche il metodo usato che penalizzerebbe l’Abruzzo rispetto al trattamento riservato all’Umbria. Il presidente Chiodi ammette che alcuni: «Aspetti possono e devono essere migliorati». L’attenzione è puntata sul Consiglio regionale in seduta solenne che dovrà tenersi domani con il presidente della Camera, Fini e del Senato Schifani, e poi nel pomeriggio il Pd chiede un’assemblea straordinaria sulla ricostruzione.


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