De Matteis: cambiare i confini del Gran Sasso, modificare i SIC

 
 
 
 
Alle soglie di una nuova stagione in bilico, lo scontro politico sul Gran Sasso si concentra sul progetto di sviluppo territoriale. Mentre il consigliere comunale Giorgio De Matteis ricorda l’importanza di una programmazione annuale che permetta la piena fruibilità dell’area di Campo Imperatore nell’arco di tutte e quattro le stagioni, è ancora alla neve che guardano gli indirizzi progettuali. Porta la sua firma un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta comunale «a farsi parte attiva nei confronti della Regione Abruzzo affinché sia rettificata l'area del Sito di interesse comunitario (Sic) sul Gran Sasso». Un atto amministrativo giudicato necessario per portare avanti il progetto di sviluppo territoriale “Scindarella - Monte Cristo” approvato con deliberazione del consiglio regionale 135/5 del 18 maggio 2004 che, peraltro, è stata anche considerata nella successiva deliberazione 135/11 assunta nella medesima giornata che adotta il piano del Parco. Le cose stanno così, o si procede alla riperimetrazione dell’area Sic o questo progetto non può essere portato a termine. Non a caso il consigliere Prc Enrico Perilli, contestualmente alla votazione del Piano triennale delle opere, aveva presentato un emendamento contrario, ricordando i vincoli europei. Un emendamento che aveva creato non pochi problemi alla maggioranza nel voto notturno. A tal proposito, De Matteis si toglie qualche sassolino, chiarendo di non aver prestato una stampella alla maggioranza. «Non ho votato quell’emendamento perché avrebbe bloccato lo sviluppo del Gran Sasso. Le delibere elaborate nel 2004 vedevano De Matteis assessore della giunta Pace. «L’atto più importante fu l’adozione del piano del Parco che, tra l’altro, considerava gli strumenti urbanistici generali e di pianificazione». De Matteis ha ricordato che l’allora consigliere regionale Stefania Pezzopane – già assessore nella precedente giunta Falconio – si assentò alla votazione di entrambe le delibere. «La priorità adesso è «rettificare l'area Sic anche perché l’attuale perimetrazione che insiste nell'area del bacino sciistico di Campo Imperatore si pone in contrasto con le finalità del progetto territoriale Scindarella-Monte Cristo che il Consiglio regionale approvò nel 2004». 
 
di Fabio Iuliano - da Il Centro -
 
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