STAGIONI (di Giacomo Sansoni)

Non è la sinforosa rosa, né il cianico fiordaliso, o l’elicriso; non sarà il garofano o il tulipano eppure ci son fiori, per stagioni senza fiori, e tutti gli urgenti fiori e le stagioni, ad illuderci, che, a grande cerchio, torna …tutto ciò che non torna, così al viandante, la ginestra, a promettere al ritorno, il suo colore come ogni illusione, che ha la verità …per acerbo frutto e, solo ciò che non esiste, si possiede …e non si può perdere AUTUNNO Torna l'autunno e torna stanco, degli uomini, i rovi cercano la carne e il sangue, del bronzo e rame dei bricchi, si colora ogni foglia, così nel cuore a chicchi a chicchi s'annida la malavoglia. Per i sogni già gallati si paventano le litanie dei venti e il turbine che annoda; già venne l'autunno ed ora torna, frana e s'introflette il tempo; per guerra, s'accampano le ore, e la morte che viene dopo le chine nei colori imbroglia ogni voglia, ed alle metafore si fa incline; anche il mare per poco si riposa degli affanni che gli dettero gli uomini, prima dell'ultimo male ch’è d'opale e s'ha dentro e del quale, più non v'è scampo; cadranno a larga spanna di semina, gocce a gocce, le ore come rosari di perle, e le parole che son rocce di speranze colmeranno le gerle, e quando non saranno più affanno, le ritroveremo a valle, oltre lo stretto inganno, quando il rivo s'allarga e male più non fanno. AUTUNNO Mai tanti colori furono gli alberi a primavera e nell’estate intera come in questo tempo prossimo alla dolente riva che di questi colori definitivi e, delle parole taciute nella bella stagione, ha urgenza di dire l’autunno, ora che più cuore e viva voce occorre, se il vento non tace e, quel tempo che, per non spendere tenemmo, si perde, perché il solo che giova è quello che offrimmo in dono, quello che in luogo salvo lievita e ci attende.

Giacomo Sansoni



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