Regole più severe sulla prevenzione sismica ed esercitazioni obbligatorie

Sono circa 40, su oltre un centinaio, le ditte che hanno ripreso a lavorare in centro dopo l’ordinanza del sindaco Massimo Cialente, che aveva disposto la chiusura della zona rossa e la sospensione dei lavori nei cantieri a seguito del nuovo sciame.
 Allo stato attuale, secondo una circolare interna, le uniche ditte che possono tornare a lavorare devono presentare un piano di emergenza complementare al piano ordinario di sicurezza e coordinamento. Si tratta di un piano di gestione emergenza in caso di evento sismico che prevede la documentazione, anche con foto e video, di riunioni tecniche e prove di esercitazioni. Nei documenti, che andranno ad arricchire un database sulla prevenzione, si vedono le prime esercitazioni pervenute, con gli operai che al momento del segnale della scossa - simulato dall’ordine di un responsabile del cantiere - lasciano le loro postazioni e si dirigono verso un punto di raccolta esterno, in un luogo sicuro designato su una planimetria. Tutta la documentazione deve essere visionata dal Super coordinamento della sicurezza nei cantieri. Insieme con le ditte, sono tornati al lavoro anche i subfornitori. «La prospettiva», ha assicurato il responsabile del Super coordinamento, Maurizio Ardingo, «è che tutte e 100 ditte si metta in regola nel giro di poco».
 «Da marzo a settembre», ha spiegato Ardingo, «abbiamo dotato di un’organizzazione logistica i cantieri, sgomberando le strade dalle macerie e dai materiali delle ditte, che, in caso di emergenza, ostruivano le strade, anche qualora fosse dovuta passare un’ambulanza per soccorrere un addetto ai lavori». Altro importante lavoro effettuato, che interseca legalità e sicurezza è stata la distribuzione di 3mila pass non riproducibili, necessari al riconoscimento degli adetti ai lavori nel centro. Ardingo ha riferito di numerosi controlli effettuati nei cantieri. E per chi nom rispetta le regole, ci sono anche «gli esami di riparazione», i corsi di formazione obbligatori. Sono 400 le maestranze che hanno frequentato le lezioni.
  
 


Guarda: intervista al sismologo Gaetano De Luca

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