Terremoto a L'Aquila

Erano le 3.32 di questa maledetta notte. Dormivo. Dormivamo un po' tutti. All'improvviso,ho sentito il letto sussultare. Forte. Sempre più forte. Ho acceso la luce, e ho visto il lampadario che oscillava velocemente. Le ante di tutti i mobili hanno cominciato a sbattere forte. Tutti i quadri che avevo appesi sopra il letto mi son caduti addosso, in cucina son caduti tutti i piatti, i bicchieri...tutto. Gente che urlava, neonati che piangevano, bambini che chiamavano la mamma, ambulanze che correvano a sirene spiegate. Sembrava di essere in un incubo. E invece era la realtà. Cruda e terribile realtà. Abito ad un'ora da L'Aquila, epicentro del terremoto. Oscuro fantasma che ha distrutto un'intera città e tutti i suoi comuni, che ha spezzato vite, che ha spezzato speranze.