Centro Turistico Gran Sasso, prorogato il bando per la privatizzazione

 

 

 

 

 

Sarà prorogata, probabilmente fino al prossimo mese di marzo, la scadenza dell’avviso pubblico sulla privatizzazione del Centro turistico del Gran Sasso. C’era tempo infatti fino al 24 ottobre per raccogliere le manifestazioni d’interesse, e per arrivare, in una seconda fase, alla pubblicazione del vero e proprio bando. Ma il sindaco Massimo Cialente, nonostante ci sia già un certo fervore intorno al progetto, preferisce dilatare i tempi della ricognizione, sperando che nel frattempo si siano risolte le questioni ancora aperte: gli interventi previsti sugli impianti, in primis la sostituzione della seggiovia delle Fontari, e poi la definizione dei vincoli ricadenti nell’area del Parco, inerenti ai Sic, i Siti di interesse comunitario. Intanto, l’avviso è stato ripubblicato dal Comune. «Ma nei prossimi giorni verrà prorogato», annuncia Cialente, «probabilmente fino a marzo 2016. Sappiamo che ci sono diversi imprenditori del settore interessati, ma sicuramente questo non è il periodo migliore, per prendere delle decisioni. Va chiarito, soprattutto da parte del ministero dell’Ambiente, il nodo delle Fontari. E bisogna risolvere anche la vicenda di Sic e Zps, di competenza della Regione. Insomma, vogliamo essere sicuri di quello che andiamo a proporre ai privati». Gli imprenditori sono chiamati a partecipare a un piano complessivo di investimenti che supera i 52 milioni di euro: oltre 30 milioni sono già disponibili, 11 milioni spettano ai privati e altri 10 verranno richiesti al Cipe. Il bando, affidato a Invitalia, rappresenterebbe uno dei tasselli dell’operazione di rilancio della montagna aquilana: ma il programma di investimenti, nell’ambito del Piano d’area, prevede anche interventi di rilievo sugli impianti, come la sostituzione della seggiovia delle Fontari e la costruzione della nuova cabinovia di Montecristo.
- da Il Centro -



 



Condividi

    



Commenta L'Articolo