Si aggravano le condizioni della donna travolta da un’auto a Marana di Montereale

 

 

 

Il buio è il migliore alleato dell’investitore che all’imbrunire di lunedì scorso ha travolto una donna a pochi passi da casa lungo il rettilineo di Marana di Montereale, sulla 260 Picente, prima di dileguarsi nella notte. Si sono aggravate ulteriormente le condizioni della donna di 62 anni, A.D., che è stata urtata da una macchina (oppure da un furgone) nelle vicinanze di un cassonetto dell’immondizia. Dove le macchie di sangue raccontano del tremendo urto che ha causato alla donna gravissimi traumi. L’incidente è avvenuto in un tratto di strada che è stato teatro, in passato, di numerosi incidenti. Il giorno dopo, la costernazione dei residenti, che da tempo chiedono maggiori controlli sulla viabilità, è ai massimi livelli. Secondo quanto ricostruito in base alle prime testimonianze dell’accaduto, l’investimento è avvenuto quando era già notte, e nessuno intorno si sarebbe accorto di nulla. Il primo a intervenire è stato l’autista di un corriere espresso che ha visto un corpo disteso con le gambe all’interno della carreggiata stradale. Poi sono arrivati i soccorritori, da Montereale e dall’Aquila, gli operatori del 118, i carabinieri e alcuni volontari richiamati dal trambusto. Nelle case intorno alla zona dell’incidente tutti conoscono la donna rimasta ferita, sposata e con un figlio molto conosciuto per la sua professione di dottore commercialista con incarichi di revisore dei conti per enti pubblici. I vicini di casa parlano di lei come di una donna «molto attiva e dallo spirito giovanile, legata alla famiglia e alla casa: una bellissima persona». La famiglia, che dopo un periodo trascorso a Roma è tornata a stabilirsi nella terra d’origine, è molto conosciuta e stimata nell’Alto Aterno. Una residente, 25 anni fa, è scampata a un investimento simile, quando una macchina in fase di sorpasso l’ha sfiorata, uccidendo la cognata che si trovava con lei sul bordo della strada. Le indagini dei carabinieri, che vanno avanti a tutto campo, sono rese oltremodo difficili dal buio e dal fatto che la strada non sia particolarmente frequentata. Dunque, appare verosimile che nessuno possa aver visto nulla. In ogni caso, sono state ascoltate diverse persone che abitano nella zona. Anche il più piccolo dettaglio può essere utile a una compiuta ricostruzione degli eventi. Controlli, in casi di questo genere, vengono normalmente attivati anche nelle carrozzerie dove il pirata della strada potrebbe aver chiesto una riparazione.

- da Il Centro -

 



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