Il Gran Sasso ed il Movimento 5 Stelle (di Sante Acitelli)

Ho partecipato alla conferenza stampa organizzata dal movimento 5 stelle sul progetto di sviluppo del Gran Sasso; al tavolo oltre la senatrice Blundo anche la dott.ssa Papola e l’arch. Antonio Perrotti. La senatrice Blundo ha presentato la linea politica del movimento e l’arch. Perrotti le metodologie e le tecniche di intervento; tale linea si basa solo su due parole: Ambiente e Legalità; ambiente perchè il Gran Sasso deve divenire patrimonio dell’umanità nella sua interezza e quindi i fondi della comunità europea devono essere investiti su tutte le attività relative alla montagna non solo per quanto riguarda gli impianti di risalita, nuovi e/o già esistenti, a tutto vantaggio dello sci alpino e quindi riferiti alla sola stagione invernale; legalità perchè tutte le operazioni che si intenderanno svolgere sul Gran Sasso devono essere fatte nel rispetto delle leggi con procedure trasparenti e, soprattutto, condivise dalle popolazioni locali.

Per questo, il movimento intende organizzare un referendum da sottoporre alla gente per esprimersi se intendono approvare il progetto portato avanti dall’attuale sindaco Cialente o se sono favorevoli ad un progetto che i tecnici del movimento prepareranno che preveda il rifacimento e l’ammodernamento degli attuali impianti di risalita, la totale assenza di nuovi impianti, l’assenza di nuove strutture alberghiere in quota, lo sviluppo di forme di turismo solidale e sostenibile, incentivo a imprese giovanili per accompagnamento in montagna, recupero di prodotti agricoli tipici con produzione e commercializzazione, valorizzazione dei prodotti storici quali la zootecnìa ma, soprattutto la ricostruzione delle frazioni pedemontane quali Assergi, Arischia e Camarda perchè non ha senso parlare di sviluppo di una montagna che ha, ai suoi piedi, paesi fantasma con centri storici disabitati ed abbandonati dai non residenti che devono, invece, essere considerati una risorsa per l’indotto economico del territorio.

Interessante è stata la replica fatta dall’arch. Perrotti circa un referendum parallelo portato avanti dal comitato “save Gran Sasso” che chiede la riperimetrizzazione dei confini del parco Laga – Gran Sasso per il superamento delle Zps (Zone a protezione speciale) e i Sic (Siti di importanza comunitaria); tali zone sono state individuate dalle regioni e quindi una nuova perimetrazione interesserebbe non solo la regione Abruzzo ma anche Lazio e Marche e, a detta dell’arch. Perrotti, non possono essere sostituite in quanto sono state così definite per la presenza di flora e fauna in quantità rilevante da ottenere il riconoscimento della comunità europea.

Personalmente trovo molto positivo il fatto che si parli di ricostruzione all’interno di un piano di sviluppo del Gran Sasso riconoscendo l’appartenza e l’importanza delle frazioni come facenti parte di un unico tessuto sociale, economico, storico e turistico.

 cifone


 



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